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Congregatio de Causis Sanctorum 731
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Congregatio de Causis Sanctorum 733
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essere una forza generosa di rinnovamento spirituale in ogni ambito della
società. Combattano il fascino di un materialismo che soffoca gli autentici
valori spirituali e culturali e lo spirito di sfrenata competizione che genera
egoismo e conflitti. Respingano inoltre modelli economici disumani che crea-
no nuove forme di povertà ed emarginano i lavoratori, e la cultura della
morte che svaluta l'immagine di Dio, il Dio della vita, e viola la dignità di
ogni uomo, donna e bambino.
Come cattolici coreani, eredi di una nobile tradizione, siete chiamati
a valorizzare questa eredità e a trasmetterla alle future generazioni. Ciò
comporta per ognuno la necessità di una rinnovata conversione alla Paro-
la di Dio e un'intensa sollecitudine per i poveri, i bisognosi e i deboli in
mezzo a noi.
Nel celebrare questa festa, ci uniamo a tutta la Chiesa sparsa nel mondo
e guardiamo a Maria come Madre della nostra speranza. Il suo cantico di
lode ci ricorda che Dio non dimentica mai le sue promesse di misericordia.2
Maria è beata perché « ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore
le ha detto ».3 In lei tutte le promesse divine si sono dimostrate veritiere.
Intronizzata nella gloria, ci mostra che la nostra speranza è reale; e fin
d'ora tale speranza si protende « come un'ancora sicura e salda per la nostra
vita » 4 là dove Cristo è assiso nella gloria.
Questa speranza, cari fratelli e sorelle, la speranza offerta dal Vangelo,
è l'antidoto contro lo spirito di disperazione che sembra crescere come un
cancro in mezzo alla società che è esteriormente ricca, ma tuttavia spesso
sperimenta interiore amarezza e vuoto. A quanti nostri giovani tale dispe-
razione ha fatto pagare il suo tributo! Possano i giovani che sono attorno
a noi in questi giorni con la loro gioia e la loro fiducia, non essere mai
derubati della loro speranza!
Rivolgiamoci a Maria, Madre di Dio, e imploriamo la grazia di essere
gioiosi nella libertà dei figli di Dio, di usare tale libertà in modo saggio per
servire i nostri fratelli e sorelle, e di vivere e operare in modo da essere
segni di speranza, quella speranza che troverà il suo compimento nel Regno
eterno, là dove regnare è servire. Amen.
2 Cfr Lc 1, 54-55. 3 Lc 1, 45. 4 Eb 6, 19.