680 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
682 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
684 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
686 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
688 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
690 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
692 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
694 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
696 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
698 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
700 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
702 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
704 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
706 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
708 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
710 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
712 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
714 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
716 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
718 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
720 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
722 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
724 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
726 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
728 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 729
730 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 731
732 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 733
734 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
736 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 737
738 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 739
Acta Francisci Pp. 683
II
Occasione Beatificationis CXXIV Martyrum Coreanorum apud Portam vulgo Gwanghwamun Seuli.*
« Chi ci separerà dall'amore di Cristo? ».1 Con queste parole san Paolo ci
parla della gloria della nostra fede in Gesù: non soltanto Cristo è risorto
dai morti ed è asceso al cielo, ma ci ha uniti a sé, rendendoci partecipi
della sua vita eterna. Cristo è vittorioso e la sua vittoria è la nostra!
Oggi celebriamo questa vittoria in Paolo Yun Ji-chung e nei suoi 123
compagni. I loro nomi si aggiungono a quelli dei Santi Martiri Andrea
Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni, ai quali poc'anzi ho reso
omaggio. Tutti vissero e morirono per Cristo ed ora regnano con Lui nella
gioia e nella gloria. Con san Paolo ci dicono che, nella morte e risurrezione
del suo Figlio, Dio ci ha donato la vittoria più grande di tutte. Infatti, « né
morte né vita, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai
separarci dall'amore di Dio, che è in Gesù Cristo, nostro Signore ».2
La vittoria dei martiri, la loro testimonianza resa alla potenza dell'a-
more di Dio continua a portare frutti anche oggi in Corea, nella Chiesa
che riceve incremento dal loro sacrificio. La celebrazione del beato Paolo
e dei suoi compagni ci offre l'opportunità di ritornare ai primi momenti,
agli albori della Chiesa in Corea. Invita voi, cattolici coreani, a ricordare le
grandi cose che Dio ha compiuto in questa terra e a custodire come tesoro
il lascito di fede e di carità a voi affidato dai vostri antenati.
Nella misteriosa provvidenza di Dio, la fede cristiana non giunse ai lidi
della Corea attraverso missionari; vi entrò attraverso i cuori e le menti
della gente coreana stessa. Essa fu stimolata dalla curiosità intellettuale,
dalla ricerca della verità religiosa. Attraverso un iniziale incontro con il
Vangelo, i primi cristiani coreani aprirono le loro menti a Gesù. Volevano
conoscere di più su questo Cristo che ha sofferto, è morto ed è risorto dai
morti. L'apprendere qualcosa su Gesù condusse presto ad un incontro con il
* Die 16 Augusti 2014. 1 Rm 8, 35. 2 Rm 8, 38-39.