680 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
682 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
684 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
686 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
688 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
690 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
692 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
694 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
696 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
698 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
700 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
702 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
704 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
706 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
708 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
710 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
712 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
714 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
716 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
718 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
720 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
722 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
724 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
726 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
728 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 729
730 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 731
732 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 733
734 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
736 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 737
738 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 739
Acta Francisci Pp. 685
a Lui e al suo Regno eterno. Essi ci provocano a domandarci se vi sia
qualcosa per cui saremmo disposti a morire.
L'esempio dei martiri, inoltre, ci insegna l'importanza della carità nella
vita di fede. Fu la purezza della loro testimonianza a Cristo, manifestata
nell'accettazione dell'uguale dignità di tutti i battezzati, che li condusse ad
una forma di vita fraterna che sfidava le rigide strutture sociali del loro
tempo. Fu il loro rifiuto di dividere il duplice comandamento dell'amore a
Dio e dell'amore al prossimo che li portò ad una così grande sollecitudine
per le necessità dei fratelli. Il loro esempio ha molto da dire a noi, che
viviamo in società dove, accanto ad immense ricchezze, cresce in modo
silenzioso la più abbietta povertà; dove raramente viene ascoltato il grido
dei poveri; e dove Cristo continua a chiamare, ci chiede di amarlo e servirlo
tendendo la mano ai nostri fratelli e sorelle bisognosi.
Se seguiamo l'esempio dei martiri e crediamo nella parola del Signore,
allora comprenderemo la sublime libertà e la gioia con la quale essi andarono
incontro alla morte. Inoltre vedremo che la celebrazione odierna abbraccia
gli innumerevoli martiri anonimi, in questo Paese e nel resto del mondo, i
quali, specie nell'ultimo secolo, hanno offerto la propria vita per Cristo o
hanno sofferto pesanti persecuzioni a causa del suo nome.
Oggi è un giorno di grande gioia per tutti i coreani. L'eredità del beato
Paolo Yun Ji-chung e dei suoi Compagni - la loro rettitudine nella ricerca
della verità, la loro fedeltà ai sommi principi della religione che hanno scelto
di abbracciare, nonché la loro testimonianza di carità e di solidarietà verso
tutti - tutto ciò fa parte della ricca storia del popolo coreano. L'eredità
dei martiri può ispirare tutti gli uomini e le donne di buona volontà ad
operare in armonia per una società più giusta, libera e riconciliata, con-
tribuendo così alla pace e alla difesa dei valori autenticamente umani in
questo Paese e nel mondo intero.
Possano le preghiere di tutti i martiri coreani, in unione con quelle della
Madonna, Madre della Chiesa, ottenerci la grazia di perseverare nella fede
e in ogni opera buona, nella santità e nella purezza di cuore, e nello zelo
apostolico di testimoniare Gesù in questa amata Nazione, in tutta l'Asia e
sino ai confini della terra. Amen.