680 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
682 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
684 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
686 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
688 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
690 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
692 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
694 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
696 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
698 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
700 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
702 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
704 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
706 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
708 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
710 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
712 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
714 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
716 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
718 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
720 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
722 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
724 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
726 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
728 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 729
730 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 731
732 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 733
734 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
736 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 737
738 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 739
714 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
VI
Ad Episcopos Asiaticos apud Sanctuarium Martyrum Urbis Haemi in Corea.*
Desidero rivolgervi un fraterno e cordiale saluto nel Signore, mentre
siamo radunati in questo luogo santo, nel quale numerosi cristiani hanno
donato la loro vita per la fedeltà a Cristo. Mi dicevano che ci sono i mar-
tiri senza nome, perché noi non ne conosciamo i nomi: sono santi senza
nome. Ma questo mi fa pensare a tanti, tanti cristiani santi, nelle nostre
chiese: bambini, ragazzi, uomini, donne, vecchietti… tanti! Non conosciamo i
nomi, ma sono santi. Ci fa bene pensare a questa gente semplice che porta
avanti la sua vita cristiana, e soltanto il Signore conosce la sua santità.
La loro testimonianza di carità ha portato grazie e benedizioni alla Chiesa
in Corea ed anche al di là dei suoi confini: le loro preghiere ci aiutino
ad essere pastori fedeli delle anime affidate alla nostra cura. Ringrazio il
cardinale Gracias per le gentili parole di benvenuto e per il lavoro svolto
dalla Federazione delle Conferenze Episcopali dell'Asia nel dare impulso
alla solidarietà e promuovere l'azione pastorale nelle vostre Chiese locali.
In questo vasto Continente, nel quale abita una grande varietà di culture,
la Chiesa è chiamata ad essere versatile e creativa nella sua testimonianza
al Vangelo, mediante il dialogo e l'apertura verso tutti. Questa è la sfida
vostra! In verità, il dialogo è parte essenziale della missione della Chiesa in
Asia.1 Ma nell'intraprendere il cammino del dialogo con individui e culture,
quale dev'essere il nostro punto di partenza e il nostro punto di riferimento
fondamentale che ci guida alla nostra meta? Certamente esso è la nostra
identità propria, la nostra identità di cristiani. Non possiamo impegnarci in
un vero dialogo se non siamo consapevoli della nostra identità. Dal niente,
dal nulla, dalla nebbia dell'autocoscienza non si può dialogare, non si può
incominciare a dialogare. E, d'altra parte, non può esserci dialogo autentico
se non siamo capaci di aprire la mente e il cuore, con empatia e sincera
accoglienza verso coloro ai quali parliamo. É un'attenzione, e nell'attenzione
ci guida lo Spirito Santo. Un chiaro senso dell'identità propria di ciascuno
* Die 17 Augusti 2014. 1 Cfr Ecclesia in Asia, 29.