4 LITTERAE

Italia novum avertat is discrimen : et quamquam querelae huius- modi nil hactenus consequutae sint, inanem praeter mentionem, et ad archivium, quin prius legerentur aut examinarentur, da- mnatae fuerint ; nihilo tamen secius haud minori laude dignus apud Nos labor est vester, quo opportune catholica proclamata

fuit veritas coram illis etiam, qui cum erroris semitas prorsus sequi statuerint, amicam aufugiunt vocem, qua ad rectum revo- centur iter.

Ceterum, Venerabiles Fratres, rite infensum religioni atque moribus questi estis huiusmodi reformationem, quae quum omnem matrimonio christiano vim sustulerit iuridicam, eiusdem celebra- tionem impedit, eamdemque civilis processus necessitatibus, poe- nali subiecit sanctione. Principia christianismi potissima, nec non elementariae iuris naturalis notiones respuendae forent, ut affirmari queat, matrimonium esse status creationem, et nihil aliud quam ignobilem contractum et sociale consortium, omnino civile. Connubialis unio humanum opus aut excogitatum haud est: ipse Deus, supremus)naturae artifex ab exordio, per istam or- dinavit unionem tum generis humani propagationem, tum familiae constitutionem ; [atque in lege gratiae ad sacramenti dignitatem

raddoppiando gli sforzi per iscongiurare dalla cattolica Italia que- sta nuova sciagura, rinnovaste le vostre rimostranze ed autorevoli richiami: e quantunque questi non abbiano avuto sin qui altro effet- to ed altro onore che quello di un'arida menzione, condannati poi all'archivio senza lettura e senza esame; non è per questo men de- gna di essere da Noi commendata l'opera vostra per avere oppor- tunamente proclamata la verità cattolica al cospetto anche di quelli che, decisi di battere la via dell'errore ad ogni costo, schifano la voce amica che alla verità li richiama.

Del resto ben a ragione, o Venerabili Fratelli, lamentavate co- me funesta alla religione e alla morale una riforma di tal fatta, che dopo aver tolto ogni valore giuridico al cristiano matrimonio, ne inceppa la celebrazione e la sottopone con penali sanzioni alle esigenze di un procedimento civile. Conviene sconoscere i principii fondamentali del Cristianesimo, e diremo anche le nozioni elemen- tari del naturale diritto, per affermare che il matrimonio sia una creazione dello Stato, e niente più che un volgare contratto e un sociale consorzio, tutto di ragione civile. La connubiale unione non è opera o invenzione dell'uomo: Iddio stesso, supremo Autore della natura, sin dalle prime con detta unione ordinò la propagazione