LITTERAE 9

sint civiles celebrationes, et quod legalis processus parvipendatur. Atque ut alia praetereamus, impedit sacrum ministrum, etiam cum debitum urget, quominus prompte et opportune consulat, in supremis momentis, per sacramentalem celebrationem tum con- scientiarum tranquillitati, tum quieti atque agitatur um familia- rum decori in discrimen adducto. Et quoad subditos indebite vinculis alligat eorum fidem atque religiosam libertatem, impe- diendo quominus ad Sacramentum accedant, nisi dependenter a Statu ; conscientiis eorumdem, quoad coniugale consortium et fa- miliae generationem, solam Codicis imponit moralitatem, qua coram Deo et Religione haud iustificantur ; atque eodem tempore scelesto concubinatui fraenum solvit, ita ut impune sese extenderle queat, atque in medio civilis societatis dominari, ceu per publica documenta evincitur, officia eludendo christiana, iussaque ipsa Codicis ; et quod periculi plenum est, dolosis hominibus legale porrigit argumentum, ad piarum puellarum honestorumque pa- rentum conscientiam prodendam , quatenus post civilem actum, celebrationem religiosam conficere renuant.

Ex quibus rebus, Venerabiles Fratres, naturale exurgit dubium, actualem, adversus religiosum matrimonium, reformationem exco-

I' infrequenza cioè delle civili celebrazioni e la noncuranza del legale procedimento. E per non dire altro, impedisce al sacro Ministro, anche quando il dovere glielo impone, di provvedere prontamente ed opportunamente in supremi frangenti con la sacramentale cele- brazione alla riconciliazione di angustiate coscienze, ed alla pace e all' onore compromesso delle famiglie. - E in riguardo poi ai sud- diti, vincola indebitamente la loro fede e libertà religiosa col divieto di usare al Sacramento se non dipendentemente dallo Stato ; impone alle loro coscienze pel coniugale consorzio e per la creazione della famiglia la sola moralità del Codice, che innanzi a Dio e alla reli- gione non li giustifica ; e nel medesimo tempo lascia libero il vizioso concubinato, sicché possa impunemente dilatarsi e signoreggiare in mezzo al civile consorzio (come dimostrano le statistiche), eludendo i doveri cristiani e le prescrizioni stesse del Codice : e quel che è sommamente periglioso, mette in mano un'arma legale ad uomini frodoienti per tradire la coscienza di timorate fanciulle e di onesti genitori con rifiutarsi dopo l'atto civile alla religiosa celebrazione.

Dal che, o Venerabili Fratelli, sorge naturale il dubbio, che T odierna riforma contro il matrimonio religioso sia dettata , più che da sentimenti di ordine e di rettitudine sociale, dal proposito