Acta Pii Pp. XI 43

Su tutte le pensioni dirette liquidate a norma del presente regola-

mento si applica la ritenuta del due e mezzo per cento, quale contributo

alla spesa per le pensioni di riversibilità.

Se nel computo degli anni di servizio sia stato compreso un periodo

di tempo durante il quale non siano state comunque versate ritenute

sugli assegni di attività di servizio, la pensione diretta sarà, per un

uguale periodo di tempo, sottoposta ad una ritenuta straordinaria del

5 per cento.

CAPO V

Liquidazione delle pensioni e delle indennità

Art. 20

La liquidazione delle pensioni e delle indennità è effettuata dall'Am-

ministrazione dalla quale l'impiegato dipendeva al momento della cessa-

zione dal servizio. La liquidazione ha luogo d'ufficio per le pensioni di-

rette, e su domanda per quelle di riversibilità.

La liquidazione deve essere effettuata di regola entro un mese dalla

data di cessazione dal servizio o dalla presentazione della domanda.

Ciascuna Amministrazione deve provvedere a raccogliere e tenere al

corrente, durante il servizio dell'impiegato, il fascicolo dei documenti

comprovanti il servizio stesso e degli atti riguardanti lo stato civile del-

l'impiegato e della sua famiglia.

La liquidazione della pensione o dell'indennità, o il provvedimento

che ne respinge la domanda, sono comunicati agli interessati. Chiunque

si ritenga leso mei suoi diritti può, entro il termine perentorio di sessanta

giorni dalla comunicazione della liquidazione o del provvedimento nega-

tivo, esperire l'azione di cui all'art. 15 della legge fondamentale della

Città del Vaticano, 7 giugno 1029, N. I, o proporre il reclamo di cui al-

l'art. 16 della medesima legge. Per il personale di rappresentanza della

Santa Sede all'estero, detto termine è di novanta giorni se. gli interessati

risiedono nei paesi di Europa e di centottanta se gii interessati risiedono

in altri paesi.

Agli effetti della comunicazione di cui al precedente comma, gli inte-

ressati, che non siano domiciliati nella Città del Vaticano o in Roma,

debbono eleggervi domicilio nell'istanza di collocamento a riposo o di

pensione, o con apposita dichiarazione; in mancanza di tale elezione, si

considerano domiciliati presso l'ufficio dell'ultimo servizio loro o del

loro dante causa.