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menti, mentre invece avrebbe dovuto secondo lui render gra- zie; questo solo fatto, dico, basterebbe a dimostrare qual fi- ducia possa aversi alle ripetute proteste di rispetto e di os- sequio verso la giurisdizione spirituale del Capo Supremo della Chiesa.

La coscienza dei Cattolici, b;?n qui può dirsi per verità e non per vezzo oratorio, non potrà a meno di apprezzar come merita un tanto ardire. Essa saprà in particolar modo discer- nere da qual parte si trovi l'ingratitudine: se presso chi amò sempre l'Italia, ne cercò il vero bene, e ne è anche oggi il sostegno, lo splendore e il più. bell'ornamento, o presso chi si adopera a svellere da questa nostra patria le sue maggiori glorie, che sono quelle del Papato, e ad accumulare neh ani- mo dell'Augusto Pontefice le amarezze ed i dolori.

La S. V. dal suo canto non manchi di chiamare sopra il linguaggio del Guardasigilli, come sopra le osservazioni cui esso dà luogo, l'attenzione di cotesto sig. Ministro degli Af-

ftceret factum ut argui queat quaenam fides praestanda sit iteratis proclamationibus tum respectus tum obsequii erga spiritualem Supremi Capitis Ecclesiae iurisdictionem.

Catholicorum conscientiae erit, idque iuxta veritatem, non vero per oratorias illecebras dici queit, aequum ferre iudicium super eiusmodi audaciam. Ipsa enim, peculiari modo perspicere sciet quanam in parte ingratus animus extet; an idest apud eum qui Italiam omni in adiuncto amore prosecutus est, bonum eius curavit, cuiusque etiam nunc fulcrum est, splendor, et pulcherrimus decor; vel apud illum qui prorsus conatur ab hac dilecta patria nostra maximum auferre decus, quod est Romana Cathe- dra, animoque Augusti Pontificis amaritudines et dolores iniicere.

Amplitudo tua curet, quantum in se est, ut huius Ministri Gratiae et Iustitiae verba et observât iones ani- madvertat iste Minister ab exteris negociis qui etiam