192 EX VICARIATU URBIS

3) Lo stesso si deve dire di quelli ecclesiastici che sono in- viati in Roma per attendere alla pratica di diritto canonico nello studio della S. C. del Concilio.

4) Le circolari sopra citate del 10 Agesto 1901 e del 15 Ago- sto 1902 conservano il loro valore per tutto ciò che non è stato modificato con la presente.

5) Crediamo poi necessario rivolgere alla S. V. Illiìia e Rma alcune speciali raccomandazioni:

a) Le domande delle quali è detto di sopra siano inviate con la maggior sollecitudine entro la prima quindicina di otto- bre, e in ogni modo non più tardi del 31 di detto mese.

b) Non si concede di venire a Roma, se non ad eccle- siastici, di condotta irreprensibile e che, per le prove date del loro ingegno e della loro buona volontà, facciano sperare con fondamento di ben riuscire negli studi.

e) Gli ecclesiastici suddetti abbiano già sufficienti mezzi per provvedere al loro mantenimento, senza bisogno di procu- rarsi occupazioni lucrose, od anche solo Cappellanie che richie- dano la celebrazione della Messa in determinate Chiese od isti- tuti religiosi; giacché questo sarebbe inconciliabile con le esi- genze dello studio e della disciplina nei collegi e nelle comu- nità dove gli ecclesiastici stessi dovranno dimorare.

Nutriamo viva fiducia che queste disposizioni fedelmente os- servate riusciranno vantaggiose non solo agli ecclesiastici studen- ti, che in Roma potranno cosi meglio mantenere lo spirito della loro vocazione, ma altresì alle varie diocesi nelle quali, com- piuti i loro studi, quelli ecclesiastici dovranno esercitare il loro santo ministero.

Con sensi di verace stima e di profondo rispetto mi pro- fesso di V. S. Illma e Rma

Roma, 15 Agosto 1903.

Devrho Servitore

PIETRO RESPIGHI Card. Vicario.