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EPISTOLA Pro-Secretar i i Status, qua Pius PP. X litteras auctoritati ecclesiasticae infensas explicite improbat.

Illfho e Revmo Mons. Domenico Bueehi Aeciea Vescovo di Orvieto,

Il Santo Padre mi dà ordine di partecipare alla S. V. Illma e Rma la dolorosa impressione che Gli ha fatto la lettera (1),

(1) En textus epistolae a Suprema Auctoritate reprobatae:

Caro Bertini,

Il conte Grosoli è slato riconfermato presidente generale dell'Opera dei congressi.

Questo annuncio ti ha dato occasione di ripresentarci quella tua fortunata frase:

« Siamo in benevola aspettativa »; e molti di parte nostra ne hanno tratto motivo

per rallegrarsi a ben sperare. E poiché la speme è l'ultima dea, speriamo pure al-

legramente. Ma io, che da qualche tempo ho seguilo molto da vicino le vicende

nostre, ricordo che un'approvazione, una lode platonica ha sempre preceduto o se-

guito un colpo di testa dato al nostro movimento.

E se il passalo è passato, e dobbiamo solo guardare al presente, vedo che

da un lato è stalo confermato il Grosoli, e dall'altro è stata approvata e incorag-

giata l'opera di Miles Christi della Riscossa, l'opera cioè di uno degli uomini a noi

più nefasti.

E in quest'alba di pontificato, improntata tutta a conferma, sia pure tempo-

ranea, del passato, il Grosoli non poteva avere che una conferma: un crollo di Fer-

rara non è ancora maturo : ma se si terrà il congresso di Bologna, la nostra af-

fermazione (non è il caso di parlare di vittoria) porterà a questo risultato: o il

Grosoli butterà a mare noi, o sarà dagli altri buttato a mare egli stesso.

Non è sfiducia verso la persona del conte Grosoli, che ho avuto l'onore di

avvicinare spesso e conoscerlo pieno di buona volontà; ma certe istituzioni, finché

rimane il loro spirito informatore, non saranno mai un ambiente per noi; la de-

mocrazia, sia pure cristiana, è un bel fiore selvaggio che cresce solo all'aria aperta,

bacialo liberamente dal sole. E mentre il sole splende per tutti, per i buoni e per

i cattivi, e la vita rigogliosa si avanza da tutte le parti, è doloroso, che noi sia-

mo costretti a star qui a discutere sulla qualità del biberon da somministrare a

questa povera democrazia cristiana che si vorrebbe far rimanere una eterna infante.

Forse il self-help (aiutati da te) caduto miseramente in economia, può far molto

ancora nella vita pubblica, specialmente per i partiti nascenti i quali hanno biso-

gno di formarsi una verginilà politica.

Ma lasciamo le digressioni; ti dicevo dunque che per me non è questione di

persona, ma di istituzioni. Come ebbi a scrivere su queste colonne il 15 maggio

u. s., nell'Opera dei Congressi « abbiamo un partito incardinato alla gerarchia

ecclesiastica il quale per molteplici ragioni di fatto non riscuote la simpatia pub-

EX SEGRETARIA STATUS