Litterae 533

connesso col primo, e anch'esso della più alta importanza,

vogliamo dire le scuole di Roma.

E ben nota per dolorosa esperienza che, nella guerra ora

mossa alla Chiesa, i nemici prendono specialmente di mira la

gioventù, col manifesto intendimento di formare le crescenti

generazioni a seconda dei proprii disegni e di guadagnarle

per tempo alla loro causa. Negato perciò alla Chiesa ogni

potere nel governo della pubblica cosa, e concessi eguali diritti

ad ogni sorta di religione e di culto, si volle sottrarre anche

la pubblica istruzione alla vigilanza ed all'autorità della Chiesa,

che d'ogni sapere fu sempre altrice e maestra ; e si diede

dovunque libero accesso a qualsivoglia insegnamento fosse

pure ateo o infetto d'eresia.

Ella ben sa, Signor Cardinale, che questa maniera d'istruire

la gioventù fuori del benèvolo influsso della Chiesa fu intro-

dotta anche negli Stati della S. Sede, man mano che furono

tolti al legittimo regime del Pontefice ; anzi, senza tener conto

subiectum, cum priore arcte coniungitur, quodque maximi est

momenti.

Tristi edocemur experientia, hostes, in bello quod nunc Eccle-

siae indicitur, iuventutem praesertim respicere, ea patenti de

causa, ut nuper as iuxta propria consilia efforment generationes

easdemque mature proprie lucrentur causae. Quamobrem quum

in rei publicae gubernio omnis Ecclesiae denegata fuerit aucto-

ritas, pariaque cuilibet religioni atque cultui largita fuerint iura,

publicam instructionem subtrahi quoque concupivit vigilantiae

atque auctoritati Ecclesiae, quae per saecula scientiae altrix et

magistra habita fuit; reseratusque expeditus ubicumque fuit adi-

tus, cuilibet impiae aut haeresi infectae doctrinae.

Nec te fugit, Eme Domine, iam in S. Sedis dominiis, legi-

timo quum sub traherentur Pontificis regiminis, inductam quoque

fuisse huiusmodi, absque Ecclesiae benefica cooperatione, imbuen-

dae iuventutis rationem. Quinimo, posthabitis peculiarissimis con-