Litterae 537

consentito l'uso dei mezzi efficaci per farlo tacere. - Ora è

facile comprendere quanto sia cosa indegna che la città, ove

ha sede il Vicario di Gesù Cristo, sia impunemente conta-

minata dall'eresia, e addivenga, come ai tempi pagani, il ricetto

degli errori, l'asilo delle sètte. Ogni ragion persuade che nella

santa Città consacrata dal sangue dei Principi degli Apostoli

e di tanti Eroi del cristianesimo, celebrata fin dai tempi Apo-

stolici per la sua fede, e dalla quale, come da centro, si ha

da spandere la vita, la luce della verità e dell'esempio in

tutto il mondo, deve regnare sovrana e maestra la Religione

di Cristo; e il Dottore universale della fede, il Vindice della

cristiana morale deve avere il libero potere di chiudervi l'ac-

cesso all'empietà e di mantenervi la purezza dei cattolici inse-

gnamenti. - Anche i fedeli che da ogni parte della terra

traggono pellegrinando a Roma, a buon diritto si attendono

di non trovare nella Città del loro Capo Supremo altro che

conforto alla loro fede, pascolo alla loro pietà e splendidi

esempi da imitare. Debbono quindi rimanere altamente ama-

tó erigere, quin Nobis uti mediis efficacibus datum sit, ad

silentium eidem indicendum. Quapropter intellectu facile est

quantum dedeceat, Urbem, in qua Iesu Christi Vicarius vitam

degit, infici ab haeresi et fieri, more paganorum temporis, erro-

rum receptaculum, septarumque asylum. Omnigena suadent argu-

menta oportere ut Religio Christi regnet ceu domina et magi-

stra in civitate sancta, sanguine principum Apostolorum, et tot

Christianismi heroum consecrata, nobili ab apostolorum tempore

per suam fidem, et a qua velut, a proprio centro, per univer-

sum orbem vitam diffluere debet, lux veritatis atque exempli ;

ibique Doctor fidei universalis et Vindex moralis christianae,

libera facultate pollere debet praepediendi aditum impietati, atque

integram catholicae doctrinae servandi sanctitatem. Christi quoque

fideles, qui peregrinando Romam undique petunt, iure sibi atten-

dunt, nil aliud reperire in civitate, quam incolit Supremum