pro Gentium Evangelizatione subicimus. Praeterea iubemus episcopalem se-
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Acta Benedicti Pp. XVI 61
HOMILIAE
I
In Sollemnitate Epiphaniae Domini.*
Cari fratelli e sorelle,
Celebriamo oggi Cristo, Luce del mondo, e la sua manifestazione alle
genti. Nel giorno di Natale il messaggio della liturgia suonava cosı̀: «Hodie
descendit lux magna super terram - Oggi una grande luce discende sulla
terra ».1 A Betlemme, questa « grande luce » apparve a un piccolo nucleo di
persone, un minuscolo « resto d'Israele »: la Vergine Maria, il suo sposo Giu-
seppe e alcuni pastori. Una luce umile, come è nello stile del vero Dio; una
fiammella accesa nella notte: un fragile neonato, che vagisce nel silenzio del
mondo... Ma accompagnava quella nascita nascosta e sconosciuta l'inno di
lode delle schiere celesti, che cantavano gloria e pace.2
Cosı̀ quella luce, pur modesta nel suo apparire sulla terra, si proiettava
con potenza nei cieli: la nascita del Re dei Giudei era stata annunciata dal
sorgere di una stella, visibile da molto lontano. Fu questa la testimonianza di
« alcuni Magi », giunti da oriente a Gerusalemme poco dopo la nascita di Gesù,
al tempo del re Erode.3 Ancora una volta si richiamano e si rispondono il cielo
e la terra, il cosmo e la storia. Le antiche profezie trovano riscontro nel
linguaggio degli astri. « Una stella spunta da Giacobbe / e uno scettro sorge
da Israele »,4 aveva annunciato il veggente pagano Balaam, chiamato a ma-
ledire il popolo d'Israele, e che invece lo benedisse perché - gli rivelò Dio -
« quel popolo è benedetto ».5 Cromazio di Aquileia, nel suo Commento al Van-
gelo di Matteo, mettendo in relazione Balaam con i Magi; scrive: « Quegli
profetizzò che Cristo sarebbe venuto; costoro lo scorsero con gli occhi della
fede ». E aggiunge un'osservazione importante: « La stella era scorta da tutti,
ma non tutti ne compresero il senso. Allo stesso modo il Signore e Salvatore
* Die 6 Ianuarii 2008. 1 Messale Romano. 2 Cfr Lc 2, 13-14. 3 Cfr Mt 2, 1-2. 4 Nm 24, 17. 5 Nm 22, 12.