dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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Acta Benedicti Pp. XVI 215
Comincia cosı̀ il nuovo cammino, un cammino interiore. Il ragazzo riflette e
considera tutti questi nuovi aspetti del problema e comincia a vedere che era
molto più libero a casa, essendo proprietario anche lui, contribuendo alla
costruzione della casa e della società in comunione con il Creatore, conoscen-
do lo scopo della sua vita, indovinando il progetto che Dio aveva per lui. In
questo cammino interiore, in questa maturazione di un nuovo progetto di
vita, vivendo poi anche il cammino esteriore, il figlio più giovane si mette in
moto per ritornare, per ricominciare con la sua vita, perché ha ormai capito
che quello preso era il binario sbagliato. Devo ripartire con un altro concetto,
egli si dice, devo ricominciare.
E arriva alla casa del padre che gli ha lasciato la sua libertà per dargli la
possibilità di capire interiormente che cosa è vivere, che cosa è non vivere. Il
padre con tutto il suo amore lo abbraccia, gli offre una festa e la vita può
cominciare di nuovo partendo da questa festa. Il figlio capisce che proprio il
lavoro, l'umiltà, la disciplina di ogni giorno crea la vera festa e la vera libertà.
Cosı̀ ritorna a casa interiormente maturato e purificato: Ha capito che cosa è
vivere. Certamente anche in futuro la sua vita non sarà facile, le tentazioni
ritorneranno, ma egli è ormai pienamente consapevole che una vita senza Dio
non funziona: manca l'essenziale, manca la luce, manca il perché, manca il
grande senso dell'essere uomo. Ha capito che Dio possiamo conoscerlo solo
sulla base della sua Parola. (Noi cristiani possiamo aggiungere che sappiamo
chi è Dio da Gesù, nel quale ci si è mostrato realmente il volto di Dio). Il
giovane capisce che i Comandamenti di Dio non sono ostacoli per la libertà e
per una vita bella, ma sono gli indicatori della strada su cui camminare per
trovare la vita. Capisce che anche il lavoro, la disciplina, l'impegnarsi non per
sé, ma per gli altri allarga la vita. E proprio questa fatica di impegnarsi nel
lavoro dà profondità alla vita, perché si sperimenta la soddisfazione di aver
alla fine contribuito a fare crescere questo mondo che diventa più libero e più
bello.
Non vorrei adesso parlare dell'altro figlio che è rimasto a casa, ma nella
sua reazione di invidia vediamo che interiormente anche lui sognava che
sarebbe forse molto meglio prendersi tutte le libertà. Anche lui nel suo intimo
deve « ritornare a casa » e capire di nuovo che cosa è la vita, capire che si vive
veramente solo con Dio, con la sua Parola, nella comunione della propria
famiglia, del lavoro; nella comunione della grande Famiglia di Dio. Non