pro Gentium Evangelizatione subicimus. Praeterea iubemus episcopalem se-
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prime rendono difficile il lavoro di quanti, ad ogni livello, si sforzano di
costruire un mondo giusto e solidale. C'è bisogno di una speranza più grande,
che permetta di preferire il bene comune di tutti al lusso di pochi e alla
miseria di molti. « Questa grande speranza può essere solo Dio ... non un
qualsiasi dio, ma quel Dio che possiede un volto umano »: 14 il Dio che si è
manifestato nel Bambino di Betlemme e nel Crocifisso-Risorto. Se c'è una
grande speranza, si può perseverare nella sobrietà. Se manca la vera speran-
za, si cerca la felicità nell'ebbrezza, nel superfluo, negli eccessi, e si rovina se
stessi e il mondo. La moderazione non è allora solo una regola ascetica, ma
anche una via di salvezza per l'umanità. È ormai evidente che soltanto adot-
tando uno stile di vita sobrio, accompagnato dal serio impegno per un'equa
distribuzione delle ricchezze, sarà possibile instaurare un ordine di sviluppo
giusto e sostenibile. Per questo c'è bisogno di uomini che nutrano una grande
speranza e possiedano perciò molto coraggio. Il coraggio dei Magi, che intra-
presero un lungo viaggio seguendo una stella, e che seppero inginocchiarsi
davanti ad un Bambino e offrirgli i loro doni preziosi. Abbiamo tutti bisogno
di questo coraggio, ancorato a una salda speranza. Ce lo ottenga Maria,
accompagnandoci nel nostro pellegrinaggio terreno con la sua materna pro-
tezione. Amen!
II
In Eucharistica celebratione cum Sacramenti Baptismi administratione.*
Cari fratelli e sorelle,
l'odierna celebrazione è sempre per me motivo di gioia speciale. Ammini-
strare il sacramento del Battesimo, nel giorno della festa del Battesimo del
Signore, è infatti uno dei momenti più espressivi della nostra fede, in cui
possiamo quasi vedere, attraverso i segni della liturgia, il mistero della vita.
In primo luogo, vita umana, rappresentata qui in particolare da questi 13
bambini che sono il frutto del vostro amore, cari genitori, ai quali rivolgo il
mio cordiale saluto, estendendolo ai padrini, alle madrine e agli altri parenti
ed amici presenti. C'è poi il mistero della vita divina, che oggi Dio dona a
14 Enc. Spe salvi, n. 31.
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* Die 13 Ianuarii 2008.