956 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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972 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
974 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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1000 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1001
1002 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1003
1004 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1005
1006 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1007
1008 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1009
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Congregatio de Causis Sanctorum 1011
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Congregatio de Causis Sanctorum 1013
1014 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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giorno dei Morti, è necessario pensare un po' alla speranza: questa speranza
che ci accompagna nella vita. I primi cristiani dipingevano la speranza con
un'ancora, come se la vita fosse l'ancora gettata nella riva del Cielo e tutti
noi incamminati verso quella riva, aggrappati alla corda dell'ancora. Questa
è una bella immagine della speranza: avere il cuore ancorato là dove sono
i nostri antenati, dove sono i Santi, dove è Gesù, dove è Dio. Questa è la
speranza che non delude; oggi e domani sono giorni di speranza.
La speranza è un po' come il lievito, che ti fa allargare l'anima; ci sono
momenti difficili nella vita, ma con la speranza l'anima va avanti e guarda
a ciò che ci aspetta. Oggi è un giorno di speranza. I nostri fratelli e sorelle
sono alla presenza di Dio e anche noi saremo lì, per pura grazia del Si-
gnore, se cammineremo sulla strada di Gesù. Conclude l'Apostolo Giovanni:
« Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso » (v. 3). Anche la
speranza ci purifica, ci alleggerisce; questa purificazione nella speranza in
Gesù Cristo ci fa andare in fretta, prontamente. In questo pre-tramonto
d'oggi, ognuno di noi può pensare al tramonto della sua vita: « Come sarà
il mio tramonto? ». Tutti noi avremo un tramonto, tutti! Lo guardo con
speranza? Lo guardo con quella gioia di essere accolto dal Signore? Questo
è un pensiero cristiano, che ci dà pace. Oggi è un giorno di gioia, ma di una gioia serena, tranquilla, della gioia della pace. Pensiamo al tramonto di tanti fratelli e sorelle che ci hanno preceduto, pensiamo al nostro tra- monto, quando verrà. E pensiamo al nostro cuore e domandiamoci: « Dove è ancorato il mio cuore? ». Se non fosse ancorato bene, ancoriamolo là, in quella riva, sapendo che la speranza non delude perché il Signore Gesù non delude.
Alla fine della messa dopo la benedizione delle tombe il Santo Padre ha
pronunciato le seguenti parole:
Anche vorrei pregare in modo speciale per questi fratelli e sorelle no- stri che in questi giorni sono morti mentre cercavano una liberazione, una vita più degna. Noi abbiamo visto le fotografie, la crudeltà del deserto, abbiamo visto il mare dove tanti sono affogati. Preghiamo per loro. E anche preghiamo per quelli che si sono salvati, e in questo momento sono
in tanti posti d'accoglienza, ammucchiati, sperando che le pratiche legali
si affrettino per potersene andare da un'altra parte, più comodi, in altri
centri di accoglienza.