Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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HOMILIAE
I
In paenitentiali celebratione cum iuvenibus Urbis.*
Cari giovani di Roma!
Anche quest'anno, in prossimità della Domenica delle Palme, ci ritrovia-
mo per preparare la celebrazione della XXIII Giornata Mondiale della Gio-
ventù che, come sapete, avrà il suo culmine nell'Incontro dei giovani di tutto
il mondo che si terrà a Sydney dal 15 al 20 luglio prossimi. Già da tempo
conoscete il tema di questa Giornata. Esso è tratto dalle parole poc'anzi
ascoltate nella prima lettura: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà
su di voi e mi sarete testimoni ».1 L'odierno ritrovarci insieme assume, non a
caso, la forma di una liturgia penitenziale, con la celebrazione delle confes-
sioni individuali.
Perché « non a caso »? La risposta può desumersi da quanto scrivevo nella
mia prima Enciclica. Là rilevavo che all'inizio dell'essere cristiano c'è l'incon-
tro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo oriz-
zonte e con ciò la direzione decisiva.2 Proprio per favorire questo incontro vi
apprestate ad aprire i vostri cuori a Dio, confessando i vostri peccati e rice-
vendo, attraverso l'azione dello Spirito Santo e mediante il ministero della
Chiesa, il perdono e la pace. È cosı̀ che si fa spazio alla presenza in noi dello
Spirito Santo, la terza Persona della Santissima Trinità che è l'« anima » e il
« respiro vitale » della vita cristiana: lo Spirito ci rende capaci « di maturare
una comprensione di Gesù sempre più approfondita e gioiosa e, contempora-
neamente, di realizzare un'efficace attuazione del Vangelo ».3
Quando ero Arcivescovo di Monaco-Frisinga, in una meditazione sulla
Pentecoste mi sono ispirato ad un film intitolato Seelenwanderung (Metem-
psicosi), per spiegare quale sia l'azione dello Spirito Santo in un'anima. Il film
racconta di due poveri diavoli che, per la loro bontà, non riuscivano a farsi
* Die 13 Martii 2008. 1 At 1, 8. 2 Cfr Deus caritas est, 1. 3 Messaggio per la XXIII GMG, 1.