Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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Acta Benedicti Pp. XVI 219
strada nella vita. Un giorno a uno dei due venne l'idea che, non avendo altro
da mettere in vendita, avrebbe potuto vendere l'anima. Questa venne acqui-
stata a poco prezzo e sistemata in una scatola. Da quel momento, con sua
grande sorpresa, tutto cambiò nella sua vita. Iniziò una rapida ascesa, diven-
tò sempre più ricco, ottenne grandi onori e alla sua morte si ritrovò console,
largamente provvisto di denari e di beni. Dal momento in cui si era liberato
della sua anima non aveva avuto più riguardi né umanità. Aveva agito senza
scrupoli, badando solo al guadagno e al successo. L'uomo non contava più
niente. Lui stesso non aveva più un'anima. Il film - concludevo - dimostra
in maniera impressionante come dietro alla facciata del successo si nasconda
spesso un'esistenza vuota.
Apparentemente l'uomo non ha perduto niente, ma gli manca l'anima e
con essa manca tutto. È ovvio - proseguivo in quella meditazione - che
l'essere umano non può gettare via letteralmente la propria anima, dal mo-
mento che è essa a renderlo persona. Egli infatti rimane comunque persona
umana. Eppure ha la spaventosa possibilità di essere disumano, di rimanere
persona vendendo e perdendo al tempo stesso la propria umanità. La distan-
za tra la persona umana e l'essere disumano è immensa, eppure non si può
dimostrare; è la cosa realmente essenziale, eppure è apparentemente senza
importanza.4
Anche lo Spirito Santo, che sta all'inizio della creazione e che grazie al
Mistero della Pasqua è sceso abbondante su Maria e gli Apostoli nel giorno di
Pentecoste, non ha evidenza agli occhi esterni. Se penetra nella persona,
oppure no, non lo si può vedere né dimostrare; ma ciò cambia e rinnova tutta
la prospettiva dell'esistenza umana. Lo Spirito Santo non cambia le situazio-
ni esteriori della vita, ma quelle interiori. Nella sera di Pasqua Gesù, appa-
rendo ai discepoli, « alitò su di loro e disse: ''Ricevete lo Spirito Santo'' ».5 In
maniera ancora più evidente, lo Spirito scese sugli Apostoli nel giorno di
Pentecoste, come vento che si abbatte gagliardo e in forma di lingue di fuoco.
Anche questa sera lo Spirito scenderà nei nostri cuori, per perdonare i peccati
e rinnovarci interiormente rivestendoci di una forza che renderà anche noi,
come gli Apostoli, audaci nell'annunciare che « Cristo è morto e risuscitato! ».
4 Cfr Suchen, was droben ist. Meditationem das Jahr hindurch, LEV, 1985. 5 Gv 20, 22.