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et constantia perseveravit, ut omni ope ac studio in proximum spem instillaret,
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Acta Benedicti Pp. XVI 171
pure per Roma e il mondo intero, lo si vide appena dieci anni dopo, allor-
quando scoppiò la seconda guerra mondiale, una guerra che arrivò con le sue
violenze e sofferenze fino alle porte del Vaticano.
Si può allora affermare che lungo gli otto decenni della sua esistenza, lo
Stato Vaticano si è dimostrato uno strumento duttile e sempre all'altezza
delle esigenze che ad esso ponevano e continuano a porre sia la missione del
Papa, sia i bisogni della Chiesa, sia le sempre mutevoli condizioni della so-
cietà. Proprio per questo, sotto la guida dei miei venerati Predecessori - dal
Servo di Dio Pio XII a Papa Giovanni Paolo II -, si è realizzato, ed ancor
oggi si attua sotto gli occhi di tutti, un costante adeguamento delle norme,
delle strutture e dei mezzi di questo singolare Stato edificato intorno alla
Tomba dell'Apostolo Pietro. Il significativo anniversario, che in questi giorni
stiamo commemorando, è dunque motivo di profondo ringraziamento al Si-
gnore, che guida le sorti della sua Chiesa nelle vicende spesso turbolente del
mare della storia, ed assiste il suo Vicario in terra nello svolgimento del suo
ufficio di Christianae religionis summus Antistes. La mia gratitudine si esten-
de a quanti sono stati in passato e sono oggi protagonisti della vita dello
Stato della Città del Vaticano, alcuni noti, ma molti altri sconosciuti nel loro
umile e prezioso servizio. Ai membri dell'attuale comunità di vita e di lavoro
del Governatorato e delle altre strutture dello Stato va il mio pensiero rico-
noscente, interpretando cosı̀ i sentimenti dell'intero popolo di Dio. Allo stesso
tempo, vorrei incoraggiare coloro che operano nei diversi uffici e servizi va-
ticani a svolgere le loro mansioni non solo con onestà e competenza profes-
sionale, ma anche con una sempre più viva consapevolezza che il loro lavoro
costituisce un prezioso servizio alla causa del Regno di Dio.
La Civitas Vaticana è in verità un punto quasi invisibile sui mappamondi
della geografia mondiale, uno Stato minuto ed inerme privo di eserciti temi-
bili, apparentemente irrilevante nelle grandi strategie geopolitiche interna-
zionali. Eppure, questo presidio visibile dell'assoluta indipendenza della San-
ta Sede, è stato ed è centro di irradiazione di una costante azione a favore
della solidarietà e del bene comune. E non è forse vero che proprio per questo
da ogni parte si guarda a questo piccolo lembo di terra con grande attenzio-
ne? Lo Stato Vaticano, che racchiude in sé tesori di fede, di storia, di arte,
custodisce un patrimonio prezioso per l'umanità intera. Dal suo cuore, dove
presso la tomba di san Pietro abita il Papa, si leva un incessante messaggio di
vero progresso sociale, di speranza, di riconciliazione e di pace. Ora, questo
nostro Stato, dopo aver solennemente ricordato l'80o anniversario della sua