956 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
958 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
960 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
962 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
964 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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968 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
970 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
972 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
974 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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980 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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992 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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998 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
1000 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1001
1002 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1003
1004 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1005
1006 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1007
1008 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1009
1010 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1011
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Congregatio de Causis Sanctorum 1013
1014 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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controcorrente, di convertirsi dagli idoli all'unico vero Dio, non può che
usare il linguaggio della misericordia, fatto di gesti e di atteggiamenti prima
ancora che di parole. La Chiesa in mezzo all'umanità di oggi dice: Venite
a Gesù, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e troverete ristoro per le
vostre anime.1 Venite a Gesù. Lui solo ha parole di vita eterna.
Ogni battezzato è « cristoforo », cioè portatore di Cristo, come dicevano
gli antichi Padri. Chi ha incontrato Cristo, come la Samaritana al pozzo,
non può tenere per sé questa esperienza, ma sente il desiderio di condi-
viderla, per portare altri a Gesù.2 C'è da chiedersi tutti se chi ci incontra
percepisce nella nostra vita il calore della fede, vede nel nostro volto la
gioia di avere incontrato Cristo!
2. Qui passiamo al secondo aspetto: l'incontro, l' andare incontro agli
altri. La nuova evangelizzazione è un movimento rinnovato verso chi ha
smarrito la fede e il senso profondo della vita. Questo dinamismo fa parte
della grande missione di Cristo di portare la vita nel mondo, l'amore del
Padre all'umanità. Il Figlio di Dio è « uscito » dalla sua condizione divina ed
è venuto incontro a noi. La Chiesa è all'interno di questo movimento, ogni
cristiano è chiamato ad andare incontro agli altri, a dialogare con quelli
che non la pensano come noi, con quelli che hanno un'altra fede, o che
non hanno fede. Incontrare tutti, perché tutti abbiamo in comune l'essere
creati a immagine e somiglianza di Dio. Possiamo andare incontro a tutti,
senza paura e senza rinunciare alla nostra appartenenza.
Nessuno è escluso dalla speranza della vita, dall'amore di Dio. La Chiesa
è inviata a risvegliare dappertutto questa speranza, specialmente dove è sof-
focata da condizioni esistenziali difficili, a volte disumane, dove la speranza
non respira, soffoca. C'è bisogno dell'ossigeno del Vangelo, del soffio dello
Spirito di Cristo Risorto, che la riaccenda nei cuori. La Chiesa è la casa
in cui le porte sono sempre aperte non solo perché ognuno possa trovarvi
accoglienza e respirare amore e speranza, ma anche perché noi possiamo
uscire a portare questo amore e questa speranza. Lo Spirito Santo ci spin-
ge ad uscire dal nostro recinto e ci guida fino alle periferie dell'umanità.
3. Tutto questo, però, nella Chiesa non è lasciato al caso, all'improv-
visazione. Esige l'impegno comune per un progetto pastorale che richiami
1 Cfr Mt 11, 28-30. 2 Cfr Gv 4.