272 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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IV
Ad Apostolatus Motum « Ciechi » et parvam Missionem pro Surdomutis.*
Cari fratelli e sorelle, benvenuti!
Saluto il Movimento Apostolico Ciechi, che ha promosso questo incon-
tro in occasione delle sue Giornate della Condivisione; e saluto la Piccola
Missione per i Sordomuti, che ha coinvolto molte realtà dei sordi in Italia.
Ringrazio per le parole rivolte dai due responsabili; ed estendo il mio sa-
luto ai membri dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che partecipano a
questo incontro.
Vorrei fare con voi una breve riflessione a partire dal tema « Testimoni
del Vangelo per una cultura dell'incontro ».
La prima cosa che osservo è che questa espressione termina con la pa-
rola « incontro », ma all'inizio presuppone un altro incontro, quello con Gesù
Cristo. In effetti, per essere testimoni del Vangelo, bisogna aver incontrato
Lui, Gesù. Chi lo conosce veramente, diventa suo testimone. Come la Sa-
maritana - abbiamo letto domenica scorsa -: quella donna incontra Gesù,
parla con Lui, e la sua vita cambia; lei torna dalla sua gente e dice: « Venite
a vedere uno che mi ha detto tutto quello che ho fatto, forse è il Messia! ».1
Testimone del Vangelo è uno che ha incontrato Gesù Cristo, che lo ha
conosciuto, o meglio, si è sentito conosciuto da Lui, riconosciuto, rispet-
tato, amato, perdonato, e questo incontro lo ha toccato in profondità, lo
ha riempito di una gioia nuova, un nuovo significato per la vita. E questo
traspare, si comunica, si trasmette agli altri.
Ho ricordato la Samaritana perché è un esempio chiaro del tipo di
persone che Gesù amava incontrare, per fare di loro dei testimoni: persone
emarginate, escluse, disprezzate. La samaritana lo era in quanto donna e in
quanto samaritana, perché i samaritani erano molto disprezzati dai giudei.
Ma pensiamo a tanti che Gesù ha voluto incontrare, soprattutto persone
segnate dalla malattia e dalla disabilità, per guarirle e restituirle alla piena
dignità. È molto importante che proprio queste persone diventano testimoni
* Die 29 Martii 2014. 1 Cfr Gv 4, 29.