dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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interiore. L'aspetto esteriore era il camminare dietro Gesù nelle sue peregri-
nazioni attraverso la Palestina; quello interiore era il nuovo orientamento
dell'esistenza, che non aveva più i suoi punti di riferimento negli affari, nel
mestiere che dava da vivere, nella volontà personale, ma che si abbandonava
totalmente alla volontà di un Altro. L'essere a sua disposizione era ormai
diventata la ragione di vita. Quale rinuncia questo comportasse a ciò che era
proprio, quale distogliersi da se stessi, lo possiamo riconoscere in modo assai
chiaro in alcune scene dei Vangeli.
Ma con ciò si palesa anche che cosa significhi per noi la sequela e quale sia
la sua vera essenza per noi: si tratta di un mutamento interiore dell'esistenza.
Richiede che io non sia più chiuso nel mio io considerando la mia autorea-
lizzazione la ragione principale della mia vita. Richiede che io mi doni libe-
ramente a un Altro - per la verità, per l'amore, per Dio che, in Gesù Cristo,
mi precede e mi indica la via. Si tratta della decisione fondamentale di non
considerare più l'utilità e il guadagno, la carriera e il successo come scopo
ultimo della mia vita, ma di riconoscere invece come criteri autentici la verità
e l'amore. Si tratta della scelta tra il vivere solo per me stesso o il donarmi -
per la cosa più grande. E consideriamo bene che verità e amore non sono
valori astratti; in Gesù Cristo essi sono divenuti persona. Seguendo Lui, entro
nel servizio della verità e dell'amore. Perdendomi mi ritrovo.
Ritorniamo alla liturgia e alla processione delle Palme. In essa la liturgia
prevede come canto il Salmo 24 [23], che era anche in Israele un canto
processionale usato nella salita al monte del tempio. Il Salmo interpreta la
salita interiore di cui la salita esteriore è immagine e ci spiega cosı̀ ancora una
volta che cosa significhi il salire con Cristo. « Chi salirà il monte del Signore? »,
chiede il Salmo, ed indica due condizioni essenziali. Coloro che salgono e
vogliono giungere veramente in alto, arrivare fino all'altezza vera, devono
essere persone che si interrogano su Dio. Persone che scrutano intorno a sé
per cercare Dio, per cercare il suo Volto. Cari giovani amici - quanto è
importante oggi proprio questo: non lasciarsi semplicemente portare qua e
là nella vita; non accontentarsi di ciò che tutti pensano e dicono e fanno.
Scrutare Dio e cercare Dio. Non lasciare che la domanda su Dio si dissolva
nelle nostre anime. Il desiderio di ciò che è più grande. Il desiderio di cono-
scere Lui - il suo Volto...