dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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V
In suffragio Servi Dei Ioannis Pauli II.*
Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle!
Due anni or sono, poco più tardi di quest'ora, partiva da questo mondo
verso la casa del Padre l'amato Papa Giovanni Paolo II. Con la presente
Celebrazione vogliamo anzitutto rinnovare a Dio il nostro rendimento di
grazie per avercelo dato durante ben 27 anni quale padre e guida sicura nella
fede, zelante pastore e coraggioso profeta di speranza, testimone infaticabile e
appassionato servitore dell'amore di Dio. Al tempo stesso, offriamo il Sacri-
ficio eucaristico in suffragio della sua anima eletta, nel ricordo indelebile della
grande devozione con cui egli celebrava i Santi Misteri e adorava il Sacra-
mento dell'altare, centro della sua vita e della sua infaticabile missione apo-
stolica.
Desidero esprimere la mia riconoscenza a tutti voi, che avete voluto
prendere parte a questa Santa Messa. Un saluto particolare rivolgo al Cardi-
nale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, immaginando i sentimenti
che si affollano in questo momento nel suo animo. Saluto gli altri Cardinali, i
Vescovi, i sacerdoti, i religiosi e le religiose presenti; i pellegrini giunti appo-
sitamente dalla Polonia; i tanti giovani che Papa Giovanni Paolo II amava
con singolare passione, e i numerosi fedeli che da ogni parte d'Italia e del
mondo si sono dati appuntamento quest'oggi qui, in Piazza San Pietro.
Il secondo anniversario della pia dipartita di questo amato Pontefice
ricorre in un contesto quanto mai propizio al raccoglimento e alla preghiera:
siamo infatti entrati ieri, con la Domenica delle Palme, nella Settimana San-
ta, e la Liturgia ci fa rivivere le ultime giornate della vita terrena del Signore
Gesù. Oggi ci conduce a Betania, dove, proprio « sei giorni prima della Pa-
squa » - come annota l'evangelista Giovanni - Lazzaro, Marta e Maria
offrirono una cena al Maestro. Il racconto evangelico conferisce un intenso
clima pasquale alla nostra meditazione: la cena di Betania è preludio alla
morte di Gesù, nel segno dell'unzione che Maria fece in omaggio al Maestro e
* Die 2 Aprilis 2007.