Anno mdcccxl missionariam eam in Foederatas Civitates Americae Septen-
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Acta Benedicti Pp. XVI 19
della Chiesa, come il mio venerato predecessore, il Servo di Dio Paolo VI volle
proclamare il 21 novembre del 1964, durante il Concilio Vaticano II. Maria è,
infine, Madre spirituale dell'intera umanità, perché per tutti Gesù ha dato il
suo sangue sulla croce, e tutti dalla croce ha affidato alle sue materne pre-
mure.
Iniziamo dunque guardando a Maria questo nuovo anno, che riceviamo
dalle mani di Dio come un « talento » prezioso da far fruttare, come un'occa-
sione provvidenziale per contribuire a realizzare il Regno di Dio. In questo
clima di preghiera e di gratitudine al Signore per il dono di un nuovo anno,
sono lieto di rivolgere il mio deferente pensiero agli illustri Signori Ambascia-
tori del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, che hanno vo-
luto prendere parte all'odierna solenne Celebrazione. Saluto cordialmente il
Cardinale Tarcisio Bertone, mio Segretario di Stato. Saluto il Cardinale Re-
nato Raffaele Martino e i componenti del Pontificio Consiglio della Giustizia e
della Pace, esprimendo loro la mia viva riconoscenza per l'impegno con cui
quotidianamente promuovono questi valori cosı̀ fondamentali per la vita
della società. In occasione della presente Giornata Mondiale della Pace, ho
diretto ai Governanti e ai Responsabili delle Nazioni, come anche a tutti gli
uomini e le donne di buona volontà, il consueto Messaggio, che quest'anno ha
per tema: « La persona umana, cuore della pace ».
Sono profondamente convinto che « rispettando la persona si promuove la
pace, e costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umane-
simo integrale ».4 È un impegno questo che compete in modo peculiare al
cristiano, chiamato « ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difen-
sore della dignità della persona umana e dei suoi inalienabili diritti ».5 Proprio
perché creato ad immagine e somiglianza di Dio,6 ogni individuo umano,
senza distinzione di razza, cultura e religione, è rivestito della medesima
dignità di persona. Per questo va rispettato, né alcuna ragione può mai
giustificare che si disponga di lui a piacimento, quasi fosse un oggetto. Di
fronte alle minacce alla pace, purtroppo sempre presenti, dinanzi alle situa-
zioni di ingiustizia e di violenza, che continuano a persistere in diverse regioni
della terra, davanti al permanere di conflitti armati, spesso dimenticati dalla
vasta opinione pubblica, e al pericolo del terrorismo che turba la serenità dei
4 Messaggio, n. 1. 5 Messaggio, n. 16. 6 Cfr Gn 1, 27.