Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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Acta Benedicti Pp. XVI 225
Egli non viene come distruttore; non viene con la spada del rivoluzionario.
Viene col dono della guarigione. Si dedica a coloro che a causa della loro
infermità vengono spinti agli estremi della loro vita e al margine della società.
Gesù mostra Dio come Colui che ama, e il suo potere come il potere dell'a-
more. E cosı̀ dice a noi che cosa per sempre farà parte del giusto culto di Dio:
il guarire, il servire, la bontà che risana.
E ci sono poi i fanciulli che rendono omaggio a Gesù come figlio di Davide
ed acclamano l'Osanna. Gesù aveva detto ai suoi discepoli che, per entrare nel
Regno di Dio, avrebbero dovuto ridiventare come i bambini. Egli stesso, che
abbraccia il mondo intero, si è fatto piccolo per venirci incontro, per avviarci
verso Dio. Per riconoscere Dio dobbiamo abbandonare la superbia che ci
abbaglia, che vuole spingerci lontani da Dio, come se Dio fosse nostro con-
corrente. Per incontrare Dio bisogna divenire capaci di vedere col cuore.
Dobbiamo imparare a vedere con un cuore di bambini, con un cuore giovane,
che non è ostacolato da pregiudizi e non è abbagliato da interessi. Cosı̀, nei
piccoli che con un simile cuore libero ed aperto riconoscono Lui, la Chiesa ha
visto l'immagine dei credenti di tutti i tempi, la propria immagine.
Cari amici, in questa ora ci associamo alla processione dei giovani di allora
- una processione che attraversa l'intera storia. Insieme ai giovani di tutto il
mondo andiamo incontro a Gesù. Da Lui lasciamoci guidare verso Dio, per
imparare da Dio stesso il retto modo di essere uomini. Con Lui ringraziamo
Dio, perché con Gesù, il Figlio di Davide, ci ha donato uno spazio di pace e di
riconciliazione che abbraccia con la Sacra Eucaristia il mondo. PreghiamoLo,
affinché diventiamo anche noi con Lui e a partire da Lui messaggeri della sua
pace, adoratori in spirito e verità affinché in noi ed intorno a noi cresca il suo
Regno. Amen.
III
Celebratio Eucharistica in suffragium pro Archiepiscopo Paulo Faraj Rahho.*
Venerati e cari fratelli,
siamo entrati nella Settimana Santa portando nel cuore il grande dolore
per la tragica morte del caro Monsignor Paulos Faraj Rahho, Arcivescovo di
* Die 17 Martii 2008.