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per Servi Dei intercessionem a Deo patrato, affirmativum prolatum est res-
in civitate quae tunc sub nomine Portus Principis erat, hodie vero Cama-
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Acta Benedicti Pp. XVI 363
cosı̀ dire, fisicamente in Lui, Egli lo compie già in anticipo nella libertà del
suo amore. Egli dona la sua vita e la riprende nella risurrezione per poterla
condividere per sempre.
Signore, oggi Tu ci doni la tua vita, ci doni te stesso. Pènetraci con il tuo
amore. Facci vivere nel tuo « oggi ». Rendici strumenti della tua pace! Amen.
IV
In nocte sancta Vigiliae Paschalis.*
Cari fratelli e sorelle,
San Marco ci racconta nel suo Vangelo che i discepoli, scendendo dal
monte della Trasfigurazione, discutevano tra di loro su che cosa volesse dire
« risorgere dai morti ».1 Prima il Signore aveva annunciato loro la sua passione
e la risurrezione dopo tre giorni. Pietro aveva protestato contro l'annuncio
della morte. Ma ora si domandavano che cosa potesse essere inteso con il
termine « risurrezione ». Non succede forse la stessa cosa anche a noi? Il Na-
tale, la nascita del Bambino divino ci è in qualche modo immediatamente
comprensibile. Possiamo amare il Bambino, possiamo immaginare la notte di
Betlemme, la gioia di Maria, la gioia di san Giuseppe e dei pastori e il giubilo
degli angeli. Ma risurrezione - che cosa è? Non entra nell'ambito delle nostre
esperienze, e cosı̀ il messaggio spesso rimane, in qualche misura incompreso,
una cosa del passato. La Chiesa cerca di condurci alla sua comprensione,
traducendo questo avvenimento misterioso nel linguaggio dei simboli nei
quali possiamo in qualche modo contemplare questo evento sconvolgente.
Nella Veglia Pasquale ci indica il significato di questo giorno soprattutto
mediante tre simboli: la luce, l'acqua e il canto nuovo - l'alleluia.
C'è innanzitutto la luce. La creazione di Dio - ne abbiamo appena ascol-
tato il racconto biblico - comincia con la parola: « Sia la luce! ».2 Dove c'è la
luce, nasce la vita, il caos può trasformarsi in cosmo. Nel messaggio biblico, la
luce è l'immagine più immediata di Dio: Egli è interamente Luminosità, Vita,
Verità, Luce. Nella Veglia Pasquale, la Chiesa legge il racconto della creazio-
ne come profezia. Nella risurrezione si verifica in modo più sublime ciò che
questo testo descrive come l'inizio di tutte le cose. Dio dice nuovamente: « Sia
* Die 11 Aprilis 2009. 1 Cfr. Mc 9, 10. 2 Gen 1, 3.