Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale834
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale836
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale838
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale840
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale842
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale844
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale846
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale848
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale850
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale852
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale854
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale856
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale858
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale860
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale862
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale864
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale866
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale868
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale870
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale872
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale874
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale876
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale878
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale880
Congregatio de Causis Sanctorum 881
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale882
Congregatio de Causis Sanctorum 883
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale884
Congregatio de Causis Sanctorum 885
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale886
Congregatio de Causis Sanctorum 887
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale888
Congregatio de Causis Sanctorum 889
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale890
Congregatio de Causis Sanctorum 891
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale892
Congregatio de Causis Sanctorum 893
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale894
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale896
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale898
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale900
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale852
Terra e la sua aquila da voi scelta come stemma dell'odierna visita - lo ha
ricordato poco fa il vostro Cardinale Arcivescovo - costituisce l'emblema
storico della nobile Nazione ceca. Questo grande Santo, che voi amate chia-
mare « eterno » Principe dei Cechi, ci invita a seguire sempre e fedelmente
Cristo, ci invita ad essere santi. Egli stesso è modello di santità per tutti,
specialmente per quanti guidano le sorti delle comunità e dei popoli. Ma ci
chiediamo: ai nostri giorni la santità è ancora attuale? O non è piuttosto un
tema poco attraente ed importante? Non si ricercano oggi più il successo e la
gloria degli uomini? Quanto dura, però, e quanto vale il successo terreno?
Il secolo passato - e questa vostra Terra ne è stata testimone - ha visto
cadere non pochi potenti, che parevano giunti ad altezze quasi irraggiungibili.
All'improvviso si sono ritrovati privi del loro potere. Chi ha negato e continua
a negare Dio e, di conseguenza, non rispetta l'uomo, sembra avere vita facile
e conseguire un successo materiale. Ma basta scrostare la superficie per
costatare che, in queste persone, c'è tristezza e insoddisfazione. Solo chi
conserva nel cuore il santo « timore di Dio » ha fiducia anche nell'uomo e
spende la sua esistenza per costruire un mondo più giusto e fraterno. C'è oggi
bisogno di persone che siano « credenti » e « credibili », pronte a diffondere in
ogni ambito della società quei principi e ideali cristiani ai quali si ispira la loro
azione. Questa è la santità, vocazione universale di tutti i battezzati, che
spinge a compiere il proprio dovere con fedeltà e coraggio, guardando non
al proprio interesse egoistico, bensı̀ al bene comune, e ricercando in ogni
momento la volontà divina.
Nella pagina evangelica abbiamo ascoltato, al riguardo, parole assai chia-
re: « Quale vantaggio - afferma Gesù - avrà un uomo se guadagnerà il
mondo intero, ma perderà la propria vita? ».1 Ci stimola cosı̀ a considerare
che il valore autentico dell'esistenza umana non è commisurato solo su beni
terreni e interessi passeggeri, perché non sono le realtà materiali ad appagare
la sete profonda di senso e di felicità che c'è nel cuore di ogni persona. Per
questo Gesù non esita a proporre ai suoi discepoli la via « stretta » della
santità: « Chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà ».2 E con
decisione ci ripete questa mattina: « Se qualcuno vuole venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua ».3 Certamente è un linguag-
gio duro, difficile da accettare e mettere in pratica, ma la testimonianza dei
1 Mt 16, 26. 2 v. 25. 3 v. 24.