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per Servi Dei intercessionem a Deo patrato, affirmativum prolatum est res-
in civitate quae tunc sub nomine Portus Principis erat, hodie vero Cama-
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Acta Benedicti Pp. XVI 365
battezzando viene introdotto entro la luce di Cristo. Cristo divide ora la luce
dalle tenebre. In Lui riconosciamo che cosa è vero e che cosa è falso, che cosa
è la luminosità e che cosa il buio. Con Lui sorge in noi la luce della verità e
cominciamo a capire. Quando una volta Cristo vide la gente che era conve-
nuta per ascoltarlo e aspettava da Lui un orientamento, ne sentı̀ compassio-
ne, perché erano come pecore senza pastore.4 In mezzo alle correnti contra-
stanti del loro tempo non sapevano dove rivolgersi. Quanta compassione Egli
deve sentire anche del nostro tempo - a causa di tutti i grandi discorsi dietro i
quali si nasconde in realtà un grande disorientamento. Dove dobbiamo an-
dare? Quali sono i valori, secondo cui possiamo regolarci? I valori secondo cui
possiamo educare i giovani, senza dare loro delle norme che forse non resi-
steranno o esigere delle cose che forse non devono essere loro imposte? Egli è
la Luce. La candela battesimale è il simbolo dell'illuminazione che nel Bat-
tesimo ci vien donata. Cosı̀ in quest'ora anche san Paolo ci parla in modo
molto immediato. Nella Lettera ai Filippesi dice che, in mezzo a una genera-
zione tortuosa e stravolta, i cristiani dovrebbero risplendere come astri nel
mondo.5 Preghiamo il Signore che il piccolo lume della candela, che Egli ha
acceso in noi, la luce delicata della sua parola e del suo amore in mezzo alle
confusioni di questo tempo non si spenga in noi, ma diventi sempre più
grande e più luminosa. Affinché siamo con Lui persone del giorno, astri per
il nostro tempo.
Il secondo simbolo della Veglia Pasquale - la notte del Battesimo - è
l'acqua. Essa appare nella Sacra Scrittura, e quindi anche nella struttura
interiore del Sacramento del Battesimo, in due significati opposti. C'è da
una parte il mare che appare come il potere antagonista della vita sulla terra,
come la sua continua minaccia, alla quale Dio, però, ha posto un limite. Per
questo l'Apocalisse dice del mondo nuovo di Dio che lı̀ il mare non ci sarà più.6
È l'elemento della morte. E cosı̀ diventa la rappresentazione simbolica della
morte in croce di Gesù: Cristo è disceso nel mare, nelle acque della morte come
Israele nel Mar Rosso. Risorto dalla morte, Egli ci dona la vita. Ciò significa
che il Battesimo non è solo un lavacro, ma una nuova nascita: con Cristo
quasi discendiamo nel mare della morte, per risalire come creature nuove.
L'altro modo in cui incontriamo l'acqua è come sorgente fresca, che dona
la vita, o anche come il grande fiume da cui proviene la vita. Secondo l'ordi-
4 Cfr. Mc 6, 34. 5 Cfr. Fil 2, 15. 6 Cfr. 21, 1.