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riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci
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Anche oggi la Chiesa in Croazia è chiamata ad essere unita per affrontare
le sfide del mutato contesto sociale, individuando con audacia missionaria
strade nuove di evangelizzazione, specialmente al servizio delle giovani gene-
razioni. Cari Fratelli nell'Episcopato, vorrei incoraggiare anzitutto voi nello
svolgimento della vostra missione. Quanto più opererete in feconda concer-
tazione tra voi e in comunione con il Successore di Pietro, tanto più potrete
affrontare le difficoltà della nostra epoca. È importante, inoltre, che soprat-
tutto i Vescovi e i sacerdoti operino sempre al servizio della riconciliazione tra
i cristiani divisi e tra cristiani e musulmani, seguendo le orme di Cristo, che è
nostra pace. Riguardo ai sacerdoti, non mancate di offrire loro chiari indirizzi
spirituali, dottrinali e pastorali. La comunità ecclesiale, infatti, presenta al
proprio interno legittime diversità, tuttavia essa non può rendere una testi-
monianza fedele al Signore se non nella comunione dei suoi membri. Questo
richiede da voi il servizio della vigilanza, da offrire nel dialogo e con grande
amore, ma anche con chiarezza e fermezza. Cari Fratelli, aderire a Cristo
significa « osservare la sua parola » in ogni circostanza.2
S tim u vezi blaženi se kardinal Stepinac ovako izrazio: « Jedno od najve-
ćih zala našega vremena jest osrednjost u pitanjima vjere. Nemojmo si umišl-
jati... Ili jesmo ili nismo katolici. Ako jesmo, onda se to mora očitovati na
svim područjima našega života ».3 L'insegnamento morale della Chiesa, oggi
spesso non compreso, non può essere svincolato dal Vangelo. Spetta proprio
ai Pastori proporlo autorevolmente ai fedeli, per aiutarli a valutare le loro
responsabilità personali, l'armonia tra le loro decisioni e le esigenze della fede.
In tal modo si avanzerà in quella « svolta culturale » necessaria per promuo-
vere una cultura della vita e una società a misura dell'uomo.
Cari sacerdoti - specialmente voi parroci - conosco l'importanza e la
molteplicità dei vostri compiti, in un'epoca nella quale la scarsità di presbiteri
comincia a farsi fortemente sentire. Vi esorto a non perdervi d'animo, a
rimanere vigilanti nella preghiera e nella vita spirituale per compiere con
frutto il vostro ministero: insegnare, santificare e guidare quanti sono affidati
alle vostre cure. Accogliete con magnanimità chi bussa alla porta del vostro
cuore, offrendo a ciascuno i doni che la bontà divina vi ha affidato. Perseve-
rate nella comunione con il vostro Vescovo e nella collaborazione reciproca.
Alimentate il vostro impegno alle sorgenti della Scrittura, dei Sacramenti,
della lode costante di Dio, aperti e docili all'azione dello Spirito Santo; sarete
cosı̀ operatori efficaci della nuova evangelizzazione, che siete chiamati a rea-
2 Cfr. Gv 14, 23. 3 Omelia nella Solennità dei SS. Pietro e Paolo, 29 giugno 1943.