Anno mdcccxl missionariam eam in Foederatas Civitates Americae Septen-
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III
Natalicia omina Curiae Romanae significantur.*
Signori Cardinali,
venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Presbiterato,
cari fratelli!
Con grande gioia vi incontro oggi e rivolgo a ciascuno di voi il mio cordiale
saluto. Vi ringrazio per la vostra presenza a questo tradizionale appuntamen-
to, che si tiene nell'imminenza del Santo Natale. Ringrazio in particolare il
Cardinale Angelo Sodano per le parole con cui si è fatto interprete dei senti-
menti di tutti i presenti, prendendo spunto dal tema centrale dell'Enciclica
Deus caritas est. In questa significativa circostanza desidero rinnovargli l'e-
spressione della mia gratitudine per il servizio che in tanti anni ha reso al
Papa e alla Santa Sede, segnatamente in qualità di Segretario di Stato, e
chiedo al Signore di ricompensarlo per il bene che ha compiuto con la sua
saggezza e il suo zelo per la missione della Chiesa. Al tempo stesso, mi piace
rinnovare uno speciale augurio al Cardinale Tarcisio Bertone per il nuovo
compito che gli ho affidato. Estendo volentieri questi miei sentimenti a quan-
ti, nel corso di quest'anno, sono entrati al servizio della Curia Romana o del
Governatorato, mentre con affetto e gratitudine ricordiamo coloro che il
Signore ha chiamato a sé da questa vita.
L'anno che volge al termine - lo ha detto Lei, Eminenza - rimane nella
nostra memoria con la profonda impronta degli orrori della guerra svoltasi nei
pressi della Terra Santa come anche in generale del pericolo di uno scontro tra
culture e religioni - un pericolo che incombe tuttora minaccioso su questo
nostro momento storico. Il problema delle vie verso la pace è cosı̀ diventato
una sfida di primaria importanza per tutti coloro che si preoccupano dell'uomo.
Ciò vale in modo particolare per la Chiesa, per la quale la promessa che ne ha
accompagnato gli inizi significa insieme una responsabilità e un compito: «Gloria
a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra per gli uomini che egli ama ».1
Questo saluto dell'angelo ai pastori nella notte della nascita di Gesù a
Betlemme rivela una connessione inscindibile tra il rapporto degli uomini
* Die 22 Decembris 2006. 1 Lc 2, 14.