Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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Acta Benedicti Pp. XVI 233
Cosı̀ riceviamo la redenzione - l'essere partecipi dell'amore eterno, una con-
dizione a cui tendiamo con l'intera nostra esistenza.
Questo processo essenziale dell'ora di Gesù viene rappresentato nella la-
vanda dei piedi in una specie di profetico atto simbolico. In essa Gesù evi-
denzia con un gesto concreto proprio ciò che il grande inno cristologico della
Lettera ai Filippesi descrive come il contenuto del mistero di Cristo. Gesù
depone le vesti della sua gloria, si cinge col « panno » dell'umanità e si fa
schiavo. Lava i piedi sporchi dei discepoli e li rende cosı̀ capaci di accedere
al convito divino al quale Egli li invita. Al posto delle purificazioni cultuali ed
esterne, che purificano l'uomo ritualmente, lasciandolo tuttavia cosı̀ com'è,
subentra il bagno nuovo: Egli ci rende puri mediante la sua parola e il suo
amore, mediante il dono di se stesso. « Voi siete già mondi per la parola che vi
ho annunziato », dirà ai discepoli nel discorso sulla vite.3 Sempre di nuovo ci
lava con la sua parola. Sı̀, se accogliamo le parole di Gesù in atteggiamento di
meditazione, di preghiera e di fede, esse sviluppano in noi la loro forza puri-
ficatrice. Giorno dopo giorno siamo come ricoperti di sporcizia multiforme, di
parole vuote, di pregiudizi, di sapienza ridotta ed alterata; una molteplice
semifalsità o falsità aperta s'infiltra continuamente nel nostro intimo. Tutto
ciò offusca e contamina la nostra anima, ci minaccia con l'incapacità per la
verità e per il bene. Se accogliamo le parole di Gesù col cuore attento, esse si
rivelano veri lavaggi, purificazioni dell'anima, dell'uomo interiore. È, questo,
ciò a cui ci invita il Vangelo della lavanda dei piedi: lasciarci sempre di nuovo
lavare da quest'acqua pura, lasciarci rendere capaci della comunione convi-
viale con Dio e con i fratelli. Ma dal fianco di Gesù, dopo il colpo di lancia del
soldato, uscı̀ non solo acqua, bensı̀ anche sangue.4 Gesù non ha solo parlato,
non ci ha lasciato solo parole. Egli dona se stesso. Ci lava con la potenza sacra
del suo sangue, cioè con il suo donarsi « sino alla fine », sino alla Croce. La sua
parola è più di un semplice parlare; è carne e sangue « per la vita del mondo ».5
Nei santi Sacramenti, il Signore sempre di nuovo s'inginocchia davanti ai
nostri piedi e ci purifica. PreghiamoLo, affinché dal bagno sacro del suo
amore veniamo sempre più profondamente penetrati e cosı̀ veramente puri-
ficati!
3 Gv 15, 3. 4 Cfr Gv 19, 34; cfr 1 Gv 5, 6. 8. 5 Gv 6, 51.