2 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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Acta Francisci Pp. 23
in grado di giungere fino al perdono, dimenticando l'offesa ricevuta. Ai
piedi della Croce, Maria vede il suo Figlio che offre tutto Sé stesso e così
testimonia che cosa significa amare come ama Dio. In quel momento sente
pronunciare da Gesù parole che probabilmente nascono da quello che lei
stessa gli aveva insegnato fin da bambino: « Padre, perdona loro perché non
sanno quello che fanno ».2 In quel momento, Maria è diventata per tutti noi
Madre del perdono. Lei stessa, sull'esempio di Gesù e con la sua grazia, è
stata capace di perdonare quanti stavano uccidendo il suo Figlio innocente.
Per noi, Maria diventa icona di come la Chiesa deve estendere il perdo-
no a quanti lo invocano. La Madre del perdono insegna alla Chiesa che il
perdono offerto sul Golgota non conosce limiti. Non può fermarlo la legge
con i suoi cavilli, né la sapienza di questo mondo con le sue distinzioni.
Il perdono della Chiesa deve avere la stessa estensione di quello di Gesù
sulla Croce, e di Maria ai suoi piedi. Non c'è alternativa. È per questo che
lo Spirito Santo ha reso gli Apostoli strumenti efficaci di perdono, perché
quanto è stato ottenuto dalla morte di Gesù possa raggiungere ogni uomo
in ogni luogo e in ogni tempo.3
L'inno mariano, infine, continua dicendo: « Madre della speranza e Ma-
dre della grazia, Madre piena di santa letizia ». La speranza, la grazia e la
santa letizia sono sorelle: tutte sono dono di Cristo, anzi, sono altrettanti
nomi di Lui, scritti, per così dire, nella sua carne. Il regalo che Maria ci
dona dandoci Gesù Cristo è quello del perdono che rinnova la vita, che le
consente di compiere di nuovo la volontà di Dio, e che la riempie di vera
felicità. Questa grazia apre il cuore per guardare al futuro con la gioia di
chi spera. È l'insegnamento che proviene anche dal Salmo: « Crea in me, o
Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. […] Rendimi la gioia
della tua salvezza ».4 La forza del perdono è il vero antidoto alla tristezza
provocata dal rancore e dalla vendetta. Il perdono apre alla gioia e alla
serenità perché libera l'anima dai pensieri di morte, mentre il rancore e
la vendetta sobillano la mente e lacerano il cuore togliendogli il riposo e
la pace. Cose brutte sono il rancore e la vendetta.
Attraversiamo, dunque, la Porta Santa della Misericordia con la certezza
della compagnia della Vergine Madre, la Santa Madre di Dio, che intercede
2 Lc 23, 34. 3 Cfr Gv 20, 19-23. 4 Cfr 51, 12.14