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et constantia perseveravit, ut omni ope ac studio in proximum spem instillaret,
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come abbiamo detto già poco fa rispondendo alla prima domanda, a vedere la
presenza della fede, a capire che non è una cosa del passato, ma che oggi
mostra la strada, insegna a vivere da uomo. È molto importante che essi
trovino nel loro parroco realmente il pastore che li ama e che li aiuta a sentire
oggi la Parola di Dio; a capire che è una Parola per loro e non solo per persone
del passato o del futuro; che li aiuta, ancora, nella vita sacramentale, nel-
l'esperienza della preghiera, nell'ascolto della Parola di Dio e nella vita della
giustizia e della carità, perché i cristiani dovrebbero essere fermento nella
nostra società con tanti problemi e con tanti pericoli ed anche tanta corru-
zione che esiste.
In questo modo credo che essi possano anche interpretare un ruolo mis-
sionario « senza parole », poiché si tratta di persone che vivono realmente una
vita giusta. E cosı̀ offrono una testimonianza di come sia possibile vivere bene
sulle strade indicate dal Signore. La nostra società ha bisogno proprio di
queste comunità, capaci di vivere oggi la giustizia non solo per se stessi ma
anche per l'altro. Persone che sappiano vivere, come abbiamo sentito oggi
nella prima lettura, la vita. Questa lettura all'inizio dice: « Scegli la vita »: è
facile dire « sı̀ ». Ma poi prosegue: « La tua vita è Dio ». Quindi scegliere la vita
è scegliere l'opzione per la vita, che è l'opzione per Dio. Se ci sono persone o
comunità che fanno questa scelta completa della vita e rendono visibile il
fatto che la vita che hanno scelto è realmente vita, rendono una testimonian-
za di grandissimo valore.
E vengo a una seconda riflessione. Per l'annuncio abbiamo bisogno di due
elementi: la Parola e la testimonianza. È necessaria, come sappiamo dal
Signore stesso, la Parola che dice quanto lui ci ha detto, che fa apparire la
verità di Dio, la presenza di Dio in Cristo, la strada che ci si apre davanti. Si
tratta, quindi, di un annuncio nel presente, come lei ha detto, che traduce le
parole del passato nel mondo della nostra esperienza. È una cosa assoluta-
mente indispensabile, fondamentale, dare, con la testimonianza, credibilità a
questa Parola, affinché non appaia solo come una bella filosofia, o come una
bella utopia, ma piuttosto come realtà. Una realtà con la quale si può vivere,
ma non solo: una realtà che fa vivere. In questo senso mi sembra che la
testimonianza della comunità credente, come sottofondo della Parola, del-
l'annuncio, sia di grandissima importanza. Con la Parola dobbiamo aprire
luoghi di esperienza della fede a quelli che cercano Dio. Cosı̀ ha fatto la Chiesa
antica con il catecumenato, che non era semplicemente una catechesi, una
cosa dottrinale, ma un luogo di progressiva esperienza della vita della fede,