956 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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974 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
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998 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
1000 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1001
1002 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1003
1004 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1005
1006 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1007
1008 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1009
1010 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 1011
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Congregatio de Causis Sanctorum 1013
1014 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
980 Acta Apostolicæ Sedis - Commentarium Officiale
Alcune settimane fa, in questa piazza, ho detto che per portare avanti
una famiglia è necessario usare tre parole. Voglio ripeterlo. Tre parole:
permesso, grazie, scusa. Tre parole chiave! Chiediamo permesso per non
essere invadenti in famiglia. « Posso fare questo? Ti piace che faccia questo? ».
Col linguaggio del chiedere permesso. Diciamo grazie, grazie per l'amore!
Ma dimmi, quante volte al giorno tu dici grazie a tua moglie, e tu a tuo
marito? Quanti giorni passano senza dire questa parola, grazie! E l'ultima:
scusa. Tutti sbagliamo e alle volte qualcuno si offende nella famiglia e nel
matrimonio, e alcune volte - io dico - volano i piatti, si dicono parole
forti, ma sentite questo consiglio: non finire la giornata senza fare la pace.
La pace si rifà ogni giorno in famiglia! « Scusatemi », ecco, e si rincomincia
di nuovo. Permesso, grazie, scusa! Lo diciamo insieme? ( rispondono: « Sì! »)
Permesso, grazie e scusa! Facciamo queste tre parole in famiglia! Perdo-
narsi ogni giorno!
Nella vita la famiglia sperimenta tanti momenti belli: il riposo, il pranzo
insieme, l'uscita nel parco o in campagna, la visita ai nonni, la visita a
una persona malata… Ma se manca l'amore manca la gioia, manca la festa,
e l'amore ce lo dona sempre Gesù: Lui è la fonte inesauribile. Lì Lui, nel
Sacramento, ci dà la sua Parola e ci dà il Pane della vita, perché la nostra
gioia sia piena.
3. E per finire, qui davanti a noi, questa icona della Presentazione di
Gesù al Tempio. È un'icona davvero bella e importante. Contempliamola e
facciamoci aiutare da questa immagine. Come tutti voi, anche i protagonisti
della scena hanno il loro cammino: Maria e Giuseppe si sono mesi in mar-
cia, pellegrini a Gerusalemme, in obbedienza alla Legge del Signore; anche
il vecchio Simeone e la profetessa Anna, pure molto anziana, giungono al
Tempio spinti dallo Spirito Santo. La scena ci mostra questo intreccio di
tre generazioni, l'intreccio di tre generazioni: Simeone tiene in braccio il
bambino Gesù, nel quale riconosce il Messia, e Anna è ritratta nel gesto di
lodare Dio e annunciare la salvezza a chi aspettava la redenzione d'Israele.
Questi due anziani rappresentano la fede come memoria. Ma vi domando:
« Voi ascoltate i nonni? Voi aprite il vostro cuore alla memoria che ci danno
i nonni? I nonni sono la saggezza della famiglia, sono la saggezza di un po-
polo. E un popolo che non ascolta i nonni, è un popolo che muore! Ascoltare
i nonni! Maria e Giuseppe sono la Famiglia santificata dalla presenza di
Gesù, che è il compimento di tutte le promesse. Ogni famiglia, come quella