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per Servi Dei intercessionem a Deo patrato, affirmativum prolatum est res-
in civitate quae tunc sub nomine Portus Principis erat, hodie vero Cama-
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Acta Benedicti Pp. XVI 371
rassicurarli e vincere ogni titubanza e dubbio, chiese loro di toccarlo - non
era un fantasma, ma un uomo in carne ed ossa - e domandò poi qualcosa da
mangiare. Ancora una volta, come era avvenuto per i due di Emmaus, è a
tavola, mentre mangia con i suoi, che il Cristo risorto si manifesta ai discepoli,
aiutandoli a comprendere le Scritture e a rileggere gli eventi della salvezza
alla luce della Pasqua. « Bisogna che si compiano - egli dice - tutte le cose
scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi ».5 E li invita a
guardare al futuro: « nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la con-
versione e il perdono dei peccati ».6
Questa stessa esperienza, ogni comunità la rivive nella celebrazione euca-
ristica, specialmente in quella domenicale. L'Eucaristia, il luogo privilegiato
in cui la Chiesa riconosce « l'autore della vita »,7 è « la frazione del pane », come
viene chiamata negli Atti degli Apostoli. In essa, mediante la fede, entriamo
in comunione con Cristo, che è « altare, vittima e sacerdote » 8 ed è in mezzo a
noi. Ci raduniamo intorno a Lui per far memoria delle sue parole e degli
eventi contenuti nella Scrittura; riviviamo la sua passione, morte e risurre-
zione. Celebrando l'Eucaristia comunichiamo con Cristo, vittima di espiazio-
ne, e da Lui attingiamo perdono e vita. Cosa sarebbe la nostra vita di cristiani
senza l'Eucaristia? L'Eucaristia è la perpetua e vivente eredità lasciataci dal
Signore nel Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue, che dobbiamo co-
stantemente ripensare ed approfondire perché, come affermava il venerato
Papa Paolo VI, possa « imprimere la sua inesauribile efficacia su tutti i giorni
della nostra vita mortale ».9 Nutriti del Pane eucaristico, i santi che oggi
veneriamo, hanno portato a compimento la loro missione di amore evangelico
nei diversi campi, in cui hanno operato con i loro peculiari carismi.
Lunghe ore trascorreva in preghiera davanti all'Eucaristia sant'Arcangelo
Tadini, che, avendo sempre di vista nel suo ministero pastorale la persona
umana nella sua totalità, aiutava i suoi parrocchiani a crescere umanamente
e spiritualmente. Questo santo sacerdote, questo santo parroco, uomo tutto
di Dio, pronto in ogni circostanza a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, era
allo stesso tempo disponibile a cogliere le urgenze del momento e a trovarvi
rimedio. Assunse per questo non poche iniziative concrete e coraggiose, come
5 v. 44. 6 v. 47. 7 Cfr. At 3, 15. 8 Cfr. Prefazio pasquale, 5. 9 Insegnamenti, V [1967], p. 779.