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seek ways of promoting and encouraging dialogue between faith and reason
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Acta Benedicti Pp. XVI 627
forze di amore, di riconciliazione apparse in questa figura e che sempre ven-
gono dalla presenza di Gesù Cristo. In questo senso la Chiesa non cerca la
propria attrattività, ma deve essere trasparente per Gesù Cristo. E nella
misura nella quale non sta per se stessa, come corpo forte e potente nel
mondo, che vuole avere il suo potere, ma si fa semplicemente voce di un
Altro, diventa realmente trasparenza per la grande figura di Cristo e le grandi
verità che ha portato nell'umanità, la forza dell'amore; allora in questo mo-
mento si ascolta e si accetta la Chiesa. Essa non dovrebbe considerare se
stessa ma aiutare a considerare l'Altro, ed essa stessa vedere e parlare del-
l'Altro e per l'Altro. In questo senso mi sembra anche che anglicani e cattolici
hanno il semplice compito, lo stesso compito, la stessa direzione da prendere.
Se anglicani e cattolici vedono che ambedue non servono per se stessi, ma
sono strumenti per Cristo, « amico dello Sposo » - come dice San Giovanni -
se ambedue seguono la priorità di Cristo e non di se stessi, allora vengono
anche insieme, perché allora la priorità di Cristo li accomuna e non sono più
concorrenti, ognuno cercando il maggiore numero, ma sono congiunti nell'im-
pegno per la verità di Cristo che entra in questo mondo, e cosı̀ si trovano
anche reciprocamente in un vero e fecondo ecumenismo.
P. Lombardi - Grazie Santità. Una terza domanda. Com'è noto e come è stato
messo in rilievo anche da recenti sondaggi, lo scandalo degli abusi sessuali ha
scosso la fiducia dei fedeli nella Chiesa. Come pensa di poter contribuire a
ristabilire questa fiducia?
Santo Padre - Innanzitutto devo dire che queste rivelazioni sono state per
me uno choc. Sono una grande tristezza, è difficile capire come questa per-
versione del ministero sacerdotale era possibile. Il sacerdote, nel momento
dell'ordinazione, preparato per anni a questo momento, dice sı̀ a Cristo per
farsi la sua voce, la sua bocca, la sua mano e servirlo con tutta l'esistenza
perché il Buon Pastore, che ama e aiuta e guida alla verità, sia presente nel
mondo. Come un uomo che ha fatto e detto questo possa poi cadere in questa
perversione, è difficile capire, è una grande tristezza, tristezza anche che
l'autorità della Chiesa non era sufficientemente vigilante e non sufficiente-
mente veloce, decisa, nel prendere le misure necessarie. Per tutto questo
siamo in un momento di penitenza, di umiltà e di rinnovata sincerità, come
ho scritto ai Vescovi irlandesi. Mi sembra che dobbiamo adesso realizzare
proprio un tempo di penitenza, un tempo di umiltà, e rinnovare e reimparare
un'assoluta sincerità. Quanto alle vittime, direi, tre cose sono importanti.