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riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci
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dell'inclusione successiva di diverse comunità. Fin dal primo istante, infatti,
lo Spirito Santo l'ha creata come la Chiesa di tutti i popoli; essa abbraccia il
mondo intero, supera tutte le frontiere di razza, classe, nazione; abbatte tutte
le barriere e unisce gli uomini nella professione del Dio uno e trino. Fin
dall'inizio la Chiesa è una, cattolica e apostolica: questa è la sua vera natura
e come tale deve essere riconosciuta. Essa è santa, non grazie alla capacità dei
suoi membri, ma perché Dio stesso, con il suo Spirito, la crea, la purifica e la
santifica sempre.
Infine, il Vangelo di oggi ci consegna questa bellissima espressione: « I
discepoli gioirono al vedere il Signore ».12 Queste parole sono profondamente
umane. L'Amico perduto è di nuovo presente, e chi prima era sconvolto si
rallegra. Ma essa dice molto di più. Perché l'Amico perduto non viene da un
luogo qualsiasi, bensı̀ dalla notte della morte; ed Egli l'ha attraversata! Egli
non è uno qualunque, bensı̀ è l'Amico e insieme Colui che è la Verità che fa
vivere gli uomini; e ciò che dona non è una gioia qualsiasi, ma la gioia stessa,
dono dello Spirito Santo. Sı̀, è bello vivere perché sono amato, ed è la Verità
ad amarmi. Gioirono i discepoli, vedendo il Signore. Oggi, a Pentecoste,
questa espressione è destinata anche a noi, perché nella fede possiamo veder-
Lo; nella fede Egli viene tra di noi e anche a noi mostra le mani e il fianco, e
noi ne gioiamo. Perciò vogliamo pregare: Signore, mostrati! Facci il dono
della tua presenza, e avremo il dono più bello: la tua gioia. Amen!
IV
Iter in Rempublicam Sancti Marini - In Eucharistica celebratione apud Stadium
« Serra-valle ».*
Cari fratelli e sorelle!
È grande la mia gioia nel poter spezzare con voi il pane della Parola di Dio
e dell'Eucaristia e potervi indirizzare, cari Sammarinesi, il mio più cordiale
saluto. Rivolgo uno speciale pensiero ai Capitani Reggenti ed alle altre Auto-
rità politiche e civili, presenti a questa celebrazione eucaristica; saluto con
affetto il vostro Vescovo, Mons. Luigi Negri, che ringrazio per le cortesi
12 Gv 20, 20.
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* Die 19 Iunii 2011.