Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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che ci purifica definitivamente e non deve essere ripetuto è il Battesimo -
l'essere immersi nella morte e risurrezione di Cristo, un fatto che cambia la
nostra vita profondamente, dandoci come una nuova identità che rimane, se
non la gettiamo via come fece Giuda. Ma anche nella permanenza di questa
nuova identità, donata dal Battesimo, per la comunione conviviale con Gesù
abbiamo bisogno della « lavanda dei piedi ». Di che cosa si tratta? Mi sembra
che la Prima Lettera di san Giovanni ci dia la chiave per comprenderlo. Lı̀ si
legge: « Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità
non è in noi. Se riconosciamo, se confessiamo i nostri peccati, egli che è fedele
e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa ».9 Abbiamo
bisogno della « lavanda dei piedi », della lavanda dei peccati di ogni giorno,
e per questo abbiamo bisogno della confessione dei peccati della quale parla
san Giovanni in questa Lettera. Dobbiamo riconoscere che anche nella nostra
nuova identità di battezzati pecchiamo. Abbiamo bisogno della confessione
come essa ha preso forma nel Sacramento della riconciliazione. In esso il
Signore lava a noi sempre di nuovo i piedi sporchi e noi possiamo sederci a
tavola con Lui.
Ma cosı̀ assume un nuovo significato anche la parola, con cui il Signore
allarga il sacramentum facendone l'exemplum, un dono, un servizio per il
fratello: « Se dunque io, il Signore e Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche
voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri ».10 Dobbiamo lavarci i piedi gli uni
gli altri nel quotidiano servizio vicendevole dell'amore. Ma dobbiamo lavarci i
piedi anche nel senso che sempre di nuovo perdoniamo gli uni agli altri. Il
debito che il Signore ci ha condonato è sempre infinitamente più grande di
tutti i debiti che altri possono avere nei nostri confronti.11 A questo ci esorta il
Giovedı̀ Santo: non lasciare che il rancore verso l'altro diventi nel profondo
un avvelenamento dell'anima. Ci esorta a purificare continuamente la nostra
memoria, perdonandoci a vicenda di cuore, lavando i piedi gli uni degli altri,
per poterci cosı̀ recare insieme al convito di Dio.
Il Giovedı̀ Santo è un giorno di gratitudine e di gioia per il grande dono
dell'amore sino alla fine, che il Signore ci ha fatto. Vogliamo pregare il Si-
gnore in questa ora, affinché gratitudine e gioia diventino in noi la forza di
amare insieme con il suo amore. Amen.
9 1, 8s. 10 Gv 13, 14. 11 Cfr Mt 18, 21-35.