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seek ways of promoting and encouraging dialogue between faith and reason
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Primo interesse sono le vittime, come possiamo riparare, che cosa possiamo
fare per aiutare queste persone a superare questo trauma, a ritrovare la vita,
a ritrovare anche la fiducia nel messaggio di Cristo. Cura, impegno per le
vittime è la prima priorità con aiuti materiali, psicologici, spirituali. Secondo,
è il problema delle persone colpevoli: la giusta pena, escluderli da ogni possi-
bilità di accesso ai giovani, perché sappiamo che questa è una malattia e la
libera volontà non funziona dove c'è questa malattia; quindi dobbiamo pro-
teggere queste persone contro se stesse, e trovare il modo di aiutarle e di
proteggerle contro se stesse ed escluderle da ogni accesso ai giovani. E il terzo
punto è la prevenzione nella educazione e nella scelta dei candidati al sacer-
dozio. Essere cosı̀ attenti che secondo le possibilità umane si escludano futuri
casi. E vorrei in questo momento anche ringraziare l'episcopato britannico
per la sua attenzione, per la sua collaborazione, sia con la Sede di San Pietro,
sia con le istanze pubbliche, e per l'attenzione per le vittime e per il diritto. Mi
sembra che l'episcopato britannico abbia fatto e faccia un grande lavoro e gli
sono molto grato.
P. Lombardi - Santità, la figura del cardinale Newman evidentemente è
molto significativa per Lei. Per il cardinale Newman Lei fa l'eccezione di pre-
siederne la beatificazione. Pensa che il suo ricordo possa aiutare a superare le
divisioni fra anglicani e cattolici? E quali sono gli aspetti della sua personalità
su cui desidera mettere l'accento più forte?
Santo Padre - Il cardinale Newman è soprattutto da una parte un uomo
moderno, che ha vissuto tutto il problema della modernità, che ha vissuto
anche il problema dell'agnosticismo, dell'impossibilità di conoscere Dio, di
credere. Un uomo che è stato in tutta la sua vita in cammino, nel cammino di
lasciarsi trasformare dalla verità in una ricerca di grande sincerità e di grande
disponibilità, per conoscere meglio e per trovare, accettare la strada per la
vera vita. Questa modernità interiore, del suo essere e della sua vita, implica
la modernità della sua fede. Non è una fede in formule di un tempo passato: è
una fede personalissima, vissuta, sofferta, trovata, in un lungo cammino di
rinnovamento e di conversioni. È un uomo di grande cultura, che da una
parte partecipa nella nostra cultura scettica di oggi - alla questione se
possiamo capire qualcosa di certo sulla verità dell'uomo, dell'essere o no, e
come possiamo arrivare alla convergenza delle probabilità. Un uomo che,
d'altra parte, con una grande cultura della conoscenza dei Padri della Chiesa,
ha studiato e rinnovato la genesi interna della fede e riconosciuto cosı̀ la sua