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animava in lui il desiderio del bene per le persone che gli erano affidate, nella
concretezza del vivere quotidiano. Premurosa attenzione poneva al cammino
di ognuno, rispettandone i tempi di crescita e coltivando nel cuore la speranza
che ogni essere umano, creato ad immagine e somiglianza di Dio, gustando la
gioia di essere amato da Lui - Padre di tutti -, può trarre e donare agli altri il
meglio di sé. Vogliamo oggi lodare e ringraziare il Signore perché in san Luigi
Guanella ci ha dato un profeta e un apostolo della carità. Nella sua testimo-
nianza, cosı̀ carica di umanità e di attenzione agli ultimi, riconosciamo un
segno luminoso della presenza e dell'azione benefica di Dio: il Dio - come è
risuonato nella prima Lettura - che difende il forestiero, la vedova, l'orfano,
il povero che deve dare a pegno il proprio mantello, la sola coperta che ha per
coprirsi di notte.9 Questo nuovo Santo della carità sia per tutti, in particolare
per i membri delle Congregazioni da lui fondate, modello di profonda e fe-
conda sintesi tra contemplazione e azione, cosı̀ come egli stesso l'ha vissuta e
messa in atto. Tutta la sua vicenda umana e spirituale la possiamo sintetiz-
zare nelle ultime parole che pronunciò sul letto di morte: « in caritate Christi ».
È l'amore di Cristo che illumina la vita di ogni uomo, rivelando come nel dono
di sé all'altro non si perde nulla, ma si realizza pienamente la nostra vera
felicità. San Luigi Guanella ci ottenga di crescere nell'amicizia con il Signore
per essere nel nostro tempo portatori della pienezza dell'amore di Dio, per
promuovere la vita in ogni sua manifestazione e condizione, e far sı̀ che la
società umana diventi sempre più la famiglia dei figli di Dio.
En la segunda Lectura hemos escuchado un pasaje de la Primera Carta a
los Tesalonicenses, un texto que usa la metáfora del trabajo manual para
describir la labor evangelizadora y que, en cierto modo, puede aplicarse
también a las virtudes de Santa Bonifacia Rodrı́guez de Castro. Cuando
san Pablo escribe la carta, trabaja para ganarse el pan; parece evidente por
el tono y los ejemplos empleados, que es en el taller donde él predica y
encuentra sus primeros discı́pulos. Esta misma intuición movió a Santa Bo-
nifacia, que desde el inicio supo aunar su seguimiento de Jesucristo con el
esmerado trabajo cotidiano. Faenar, como habı́a hecho desde pequeña, no era
sólo un modo para no ser gravosa a nadie, sino que suponı́a también tener la
libertad para realizar su propia vocación, y le daba al mismo tiempo la
posibilidad de atraer y formar a otras mujeres, que en el obrador pueden
encontrar a Dios y escuchar su llamada amorosa, discerniendo su propio
9 Cfr Es 22, 20-26.