Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi
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per la celebrazione della Veglia Pasquale il fuoco nuovo per mezzo di un
cristallo direttamente dal sole: si riceveva, per cosı̀ dire, luce e fuoco nuova-
mente dal cielo per accendere poi da essi tutte le luci e i fuochi dell'anno. È
questo un simbolo di ciò che celebriamo nella Veglia Pasquale. Con la radi-
calità del suo amore, nel quale il cuore di Dio e il cuore dell'uomo si sono
toccati, Gesù Cristo ha veramente preso la luce dal cielo e l'ha portata sulla
terra - la luce della verità e il fuoco dell'amore che trasforma l'essere del-
l'uomo. Egli ha portato la luce, ed ora sappiamo chi è Dio e come è Dio. Cosı̀
sappiamo anche come stanno le cose riguardo all'uomo; che cosa siamo noi e
per che scopo esistiamo. Venir battezzati significa che il fuoco di questa luce
viene calato giù nel nostro intimo. Per questo, nella Chiesa antica il Battesi-
mo veniva chiamato anche il Sacramento dell'illuminazione: la luce di Dio
entra in noi; cosı̀ diventiamo noi stessi figli della luce. Questa luce della verità
che ci indica la via, non vogliamo lasciare che si spenga. Vogliamo proteggerla
contro tutte le potenze che intendono estinguerla per rigettarci nel buio su
Dio e su noi stessi. Il buio, di tanto in tanto, può sembrare comodo. Posso
nascondermi e passare la mia vita dormendo. Noi però non siamo chiamati
alle tenebre, ma alla luce. Nelle promesse battesimali accendiamo, per cosı̀
dire, nuovamente anno dopo anno questa luce: sı̀, credo che il mondo e la mia
vita non provengono dal caso, ma dalla Ragione eterna e dall'Amore eterno,
sono creati dal Dio onnipotente. Sı̀, credo che in Gesù Cristo, nella sua incar-
nazione, nella sua croce e risurrezione si è manifestato il Volto di Dio; che in
Lui Dio è presente in mezzo a noi, ci unisce e ci conduce verso la nostra meta,
verso l'Amore eterno. Sı̀, credo che lo Spirito Santo ci dona la Parola di verità
ed illumina il nostro cuore; credo che nella comunione della Chiesa diventia-
mo tutti un solo Corpo col Signore e cosı̀ andiamo incontro alla risurrezione e
alla vita eterna. Il Signore ci ha donato la luce della verità. Questa luce è
insieme anche fuoco, forza da parte di Dio, una forza che non distrugge, ma
vuole trasformare i nostri cuori, affinché noi diventiamo veramente uomini di
Dio e affinché la sua pace diventi operante in questo mondo.
Nella Chiesa antica c'era la consuetudine, che il Vescovo o il sacerdote
dopo l'omelia esortasse i credenti esclamando: «Conversi ad Dominum » -
volgetevi ora verso il Signore. Ciò significava innanzitutto che essi si volge-
vano verso Est - nella direzione del sorgere del sole come segno del Cristo
che torna, al quale andiamo incontro nella celebrazione dell'Eucaristia. Dove,
per qualche ragione, ciò non era possibile, essi in ogni caso si volgevano verso