dell'itinerario quaresimale, ma ci indica pure gli strumenti ascetici e pratici
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pregato, che abbiamo avuto l'incontro con Cristo, è che siamo « per gli altri ».
lontano da loro e quindi non posso dare indicazioni molto concrete - che il
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Acta Benedicti Pp. XVI 241
a mio nome, presiede le celebrazioni il Cardinale Javier Lozano Barragán,
Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari.
Quest'oggi dunque è la festa della Beata Vergine Maria di Lourdes, che
poco meno di centocinquanta anni or sono apparve a una semplice ragazza,
s. Bernardetta Soubirous, manifestandosi come l'Immacolata Concezione.
Anche in quella apparizione la Madonna si è mostrata tenera madre verso i
suoi figli, ricordando che i piccoli, i poveri sono i prediletti di Dio ed a loro è
rivelato il mistero del Regno dei cieli. Cari amici, Maria, che con la sua fede ha
accompagnato il Figlio fin sotto la croce, Lei che fu associata per un disegno
misterioso alle sofferenze di Cristo, suo Figlio, mai si stanca di esortarci a
vivere e a condividere con serena fiducia l'esperienza del dolore e della ma-
lattia, offrendola con fede al Padre, completando cosı̀ ciò che manca nella
nostra carne ai patimenti di Cristo.1 A questo riguardo, mi tornano in mente
le parole con le quali il mio venerato predecessore Paolo VI concludeva
l'Esortazione apostolica Marialis cultus: « All'uomo contemporaneo, non di
rado tormentato tra l'angoscia e la speranza, prostrato dal senso dei suoi
limiti e assalito da aspirazioni senza confini, la Beata Vergine Maria, contem-
plata nella sua vicenda evangelica e nella realtà che già possiede nella Città di
Dio, offre una visione serena e una parola rassicurante: la vittoria della
speranza sull'angoscia, della comunione sulla solitudine, della pace sul
turbamento, della gioia e della bellezza sul tedio e la nausea, delle pro-
spettive eterne su quelle temporali, della vita sulla morte ».2 Sono parole
che illuminano il nostro cammino, anche quando sembra svanire il senso
della speranza e la certezza della guarigione; sono parole che vorrei fosse-
ro di conforto specialmente per quanti sono colpiti da malattie gravi e
dolorose.
Ed è proprio a questi nostri fratelli particolarmente provati che l'odierna
Giornata Mondiale del Malato dedica la sua attenzione. Ad essi vorremmo far
sentire la vicinanza materiale e spirituale dell'intera comunità cristiana. È
importante non lasciarli nell'abbandono e nella solitudine mentre si trovano
ad affrontare un momento tanto delicato della loro vita. Meritevoli sono
pertanto coloro che con pazienza ed amore mettono a loro servizio compe-
1 Cfr Col 1, 24. 2 N. 57.