Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale162
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Congregatio de Causis Sanctorum 215
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et constantia perseveravit, ut omni ope ac studio in proximum spem instillaret,
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Congregatio de Causis Sanctorum 221
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Acta Benedicti Pp. XVI 193
entrare in questo ragionamento e di illuminare questo ragionamento con la
fede che ci libera dall'egoismo del peccato originale. È compito della Chiesa
entrare in questo discernimento, in questo ragionamento, farsi sentire, anche
ai diversi livelli nazionali e internazionali, per aiutare e correggere. E questo
non è un lavoro facile, perché tanti interessi personali e di gruppi nazionali si
oppongono a una correzione radicale. Forse è pessimismo, ma a me sembra
realismo: fino a quando c'è il peccato originale non arriveremo mai a una
correzione radicale e totale. Tuttavia dobbiamo fare di tutto per correzioni
almeno provvisorie, sufficienti per far vivere l'umanità e per ostacolare la
dominazione dell'egoismo, che si presenta sotto pretesti di scienza e di eco-
nomia nazionale e internazionale.
Questo è il primo livello. L'altro è essere realisti. E vedere che questi
grandi scopi della macroscienza non si realizzano nella microscienza - la
macroeconomia nella microeconomia - senza la conversione dei cuori. Se
non ci sono i giusti, anche la giustizia non c'è. Dobbiamo accettare questo.
Perciò l'educazione alla giustizia è uno scopo prioritario, potremmo dire an-
che la priorità. Perché san Paolo dice che la giustificazione è l'effetto dell'o-
pera di Cristo, non è un concetto astratto, riguardante peccati che oggi non ci
interessano, ma si riferisce proprio alla giustizia integrale. Dio solo può dar-
cela, ma ce la dà con la nostra cooperazione su diversi livelli, in tutti i livelli
possibili.
La giustizia non si può creare nel mondo solo con modelli economici buoni,
che sono necessari. La giustizia si realizza solo se ci sono i giusti. E i giusti non
ci sono se non c'è il lavoro umile, quotidiano, di convertire i cuori. E di creare
giustizia nei cuori. Solo cosı̀ si estende anche la giustizia correttiva. Perciò il
lavoro del parroco è cosı̀ fondamentale non solo per la parrocchia, ma per
l'umanità. Perché se non ci sono i giusti, come ho detto, la giustizia rimane
astratta. E le strutture buone non si realizzano se si oppone l'egoismo anche
di persone competenti.
Questo nostro lavoro, umile, quotidiano, è fondamentale per arrivare ai
grandi scopi dell'umanità. E dobbiamo lavorare insieme su tutti i livelli. La
Chiesa universale deve denunciare, ma anche annunciare che cosa si può fare
e come si può fare. Le conferenze episcopali e i vescovi devono agire. Ma tutti
dobbiamo educare alla giustizia. Mi sembra che sia ancora oggi vero e reali-
stico il dialogo di Abramo con Dio,1 quando il primo dice: davvero distrug-
1 Genesi, 18, 22-23.