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per Servi Dei intercessionem a Deo patrato, affirmativum prolatum est res-
in civitate quae tunc sub nomine Portus Principis erat, hodie vero Cama-
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Acta Benedicti Pp. XVI 379
Come Ella ha già ricordato, Signor Presidente, nell'Enciclica Providentis-
simus Deus Papa Leone XIII offriva agli esegeti cattolici nuovi incoraggia-
menti e nuove direttive in tema di ispirazione, verità ed ermeneutica biblica.
Più tardi Pio XII nella sua Enciclica Divino afflante Spiritu raccoglieva e
completava il precedente insegnamento, esortando gli esegeti cattolici a giun-
gere a soluzioni in pieno accordo con la dottrina della Chiesa, tenendo debi-
tamente conto dei positivi apporti dei nuovi metodi di interpretazione nel
frattempo sviluppati. Il vivo impulso dato da questi due Pontefici agli studi
biblici, come Lei ha anche detto, ha trovato piena conferma ed è stato ulte-
riormente sviluppato nel Concilio Vaticano II, cosicché tutta la Chiesa ne ha
tratto e ne trae beneficio. In particolare, la Costituzione conciliare Dei Ver-
bum illumina ancora oggi l'opera degli esegeti cattolici e invita i Pastori e i
fedeli ad alimentarsi più assiduamente alla mensa della Parola di Dio. Il
Concilio ricorda, al riguardo, innanzitutto che Dio è l'Autore della Sacra
Scrittura: « Le cose divinamente rivelate che nei libri della Sacra Scrittura
sono contenute e presentate, furono consegnate sotto l'ispirazione dello Spi-
rito Santo. La Santa Madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e cano-
nici tutti interi i libri sia dell'Antico che del Nuovo Testamento, con tutte le
loro parti, perché, scritti sotto ispirazione dello Spirito Santo, hanno Dio per
autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa ».1 Poiché dunque tutto ciò
che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo
Spirito Santo, invisibile e trascendente Autore, si deve dichiarare, per conse-
guenza, che « i libri della Scrittura insegnano fermamente, fedelmente e senza
errore la verità che Dio per la nostra salvezza volle fosse consegnata nelle
sacre Lettere ».2
Dalla corretta impostazione del concetto di divina ispirazione e verità
della Sacra Scrittura derivano alcune norme che riguardano direttamente
la sua interpretazione. La stessa Costituzione Dei Verbum, dopo aver affer-
mato che Dio è l'autore della Bibbia, ci ricorda che nella Sacra Scrittura Dio
parla all'uomo alla maniera umana. E questa sinergia divino-umana è molto
importante: Dio parla realmente per gli uomini in modo umano. Per una retta
interpretazione della Sacra Scrittura bisogna dunque ricercare con attenzione
che cosa gli agiografi hanno veramente voluto affermare e che cosa è piaciuto
a Dio manifestare tramite parole umane. « Le parole di Dio infatti, espresse
con lingue umane, si sono fatte simili al linguaggio degli uomini, come già il
Verbo dell'eterno Padre, avendo assunto le debolezze dell'umana natura, si
1 Dei Verbum, 11. 2 Ibid., 11.