Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale370
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale372
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale374
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale376
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale378
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale380
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale382
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale384
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale386
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale388
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale390
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale392
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale394
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale396
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale404
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale406
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale408
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale418
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Congregatio pro Doctrina Fidei 421
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale422
Congregatio pro Doctrina Fidei 423
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale424
Congregatio pro Doctrina Fidei 425
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale426
Congregatio pro Doctrina Fidei 427
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale430
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Congregatio pro Doctrina Fidei 433
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die 25 Iunii. - Cathedrali Ecclesiae Villaricensi Spiritus Sancti,
Acta Benedicti Pp. XVI 403
futuro è proprio aprire queste porte, rendere più grande il mondo, mostrare la
realtà del futuro che va vissuto da noi già come presente. Vivere, quindi, cosı̀
in una testimonianza della fede: crediamo realmente che Dio c'è, che Dio
c'entra nella mia vita, che posso fondare la mia vita su Cristo, sulla vita
futura. E conosciamo adesso le critiche mondane delle quali lei ha parlato.
È vero che per il mondo agnostico, il mondo in cui Dio non c'entra, il celibato
è un grande scandalo, perché mostra proprio che Dio è considerato e vissuto
come realtà. Con la vita escatologica del celibato, il mondo futuro di Dio
entra nelle realtà del nostro tempo. E questo dovrebbe scomparire! In un
certo senso, può sorprendere questa critica permanente contro il celibato, in
un tempo nel quale diventa sempre più di moda non sposarsi. Ma questo non-
sposarsi è una cosa totalmente, fondamentalmente diversa dal celibato, per-
ché il non-sposarsi è basato sulla volontà di vivere solo per se stessi, di non
accettare alcun vincolo definitivo, di avere la vita in ogni momento in una
piena autonomia, decidere in ogni momento come fare, cosa prendere dalla
vita; e quindi un « no » al vincolo, un « no » alla definitività, un avere la vita
solo per se stessi. Mentre il celibato è proprio il contrario: è un « sı̀ » definitivo,
è un lasciarsi prendere in mano da Dio, darsi nelle mani del Signore, nel suo
« io », e quindi è un atto di fedeltà e di fiducia, un atto che suppone anche la
fedeltà del matrimonio; è proprio il contrario di questo « no », di questa auto-
nomia che non vuole obbligarsi, che non vuole entrare in un vincolo; è proprio
il « sı̀ » definitivo che suppone, conferma il « sı̀ » definitivo del matrimonio. E
questo matrimonio è la forma biblica, la forma naturale dell'essere uomo e
donna, fondamento della grande cultura cristiana, di grandi culture del mon-
do. E se scompare questo, andrà distrutta la radice della nostra cultura.
Perciò il celibato conferma il « sı̀ » del matrimonio con il suo « sı̀ » al mondo
futuro, e cosı̀ vogliamo andare avanti e rendere presente questo scandalo di
una fede che pone tutta l'esistenza su Dio. Sappiamo che accanto a questo
grande scandalo, che il mondo non vuole vedere, ci sono anche gli scandali
secondari delle nostre insufficienze, dei nostri peccati, che oscurano il vero e
grande scandalo, e fanno pensare: «Ma, non vivono realmente sul fondamento
di Dio! ». Ma c'è tanta fedeltà! Il celibato, proprio le critiche lo mostrano, è un
grande segno della fede, della presenza di Dio nel mondo. Preghiamo il Si-
gnore perché ci aiuti a renderci liberi dagli scandali secondari, perché renda
presente il grande scandalo della nostra fede: la fiducia, la forza della nostra
vita, che si fonda in Dio e in Cristo Gesù!