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Acta Francisci Pp. 465
ALLOCUTIONES
I
Ad sodales Comitatus Nationalis pro Biosecuritate, Biotechnologiis et Scientiis Vitae.*
Illustri Signori e Signore,
do il mio cordiale benvenuto a ciascuno di voi e ringrazio il Presidente,
Professor Andrea Lenzi, per le cortesi parole con cui ha introdotto questo
nostro incontro. Desidero anzitutto esprimere apprezzamento per il lavoro
svolto dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le
Scienze della Vita nei 25 anni dalla sua istituzione presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri. I temi e le questioni che il vostro Comitato affronta
sono di grande importanza per l'uomo contemporaneo, sia come individuo
sia nella dimensione relazionale e sociale, a partire dalla famiglia e fino alle
comunità locali e nazionali, a quella internazionale e alla cura del creato.
Come leggiamo nel libro della Genesi, « il Signore Dio prese l'uomo e lo
pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse ».1 La cultura,
di cui voi siete autorevoli rappresentanti nel campo delle scienze e delle
tecnologie della vita, porta in sé l'idea della " coltivazione". Essa esprime
bene la tensione a far crescere, fiorire e fruttificare, attraverso l'ingegno
umano, ciò che Dio ha posto nel mondo. Non possiamo però dimenticare
che il testo biblico ci invita anche a " custodire" il giardino del mondo. Come
ho scritto nell'Enciclica Laudato si', « mentre "coltivare" significa arare o
lavorare un terreno, "custodire" vuol dire proteggere, curare, preservare,
conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra
essere umano e natura ».2 Il vostro compito è non solo quello di promuovere
lo sviluppo armonico ed integrato della ricerca scientifica e tecnologica
che riguarda i processi biologici della vita vegetale, animale e umana; a
voi è anche chiesto di prevedere e prevenire le conseguenze negative che
può provocare un uso distorto delle conoscenze e delle capacità di mani-
polazione della vita.
* Die 10 Aprilis 2017. 1 2, 15. 2 N. 67.