nata matrimonio cum Iosepho Borzęcki se coniunxit. Uxor fuit perdiligens et
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visibilmente e chiaramente nello stile di vita, nel lavoro e nella preghiera
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della Regione. Incontrando voi, cari sacerdoti qui presenti, penso con affetto
e gratitudine ai vostri confratelli che lavorano nell'Isola su un terreno disso-
dato e coltivato con ardore apostolico da coloro che vi hanno preceduto. Sı̀!
La Sardegna ha conosciuto presbiteri che, come autentici maestri di fede,
hanno lasciato meravigliosi esempi di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Lo stesso
tesoro inestimabile di fede, di spiritualità e di cultura è affidato oggi a voi; è
posto nelle vostre mani, perché di esso siate attenti e saggi amministratori.
Abbiatene cura e custoditelo con gioia e passione evangelica!
Mi rivolgo ora con paterno affetto alla comunità del Seminario e della
Facoltà Teologica, dove molti di voi hanno potuto realizzare la loro forma-
zione dottrinale e pastorale, e dove attualmente diversi giovani si vanno
preparando al futuro ministero sacerdotale. Mi preme ringraziare gli educa-
tori e i professori, che quotidianamente si dedicano a un cosı̀ importante
lavoro apostolico. Accompagnare nel loro percorso formativo i candidati alla
missione sacerdotale, significa aiutarli innanzitutto a conformarsi a Cristo. In
quest'impegno, voi, cari formatori e docenti, siete chiamati a svolgere un
ruolo insostituibile, poiché è proprio durante questi anni che si pongono le
basi del futuro ministero del sacerdote. Ecco perché, come in diverse occa-
sioni ho avuto modo di ribadire, occorre guidare i seminaristi ad una perso-
nale esperienza di Dio attraverso la quotidiana preghiera personale e comu-
nitaria, e soprattutto attraverso l'Eucaristia, celebrata e sentita come il
centro di tutta la propria esistenza. Nell'Esortazione post-sinodale Pastores
dabo vobis Giovanni Paolo II ha scritto: « Formazione intellettuale teologica e
vita spirituale, in particolare vita di preghiera, s'incontrano e si rafforzano a
vicenda, senza nulla togliere né alla serietà della ricerca né al sapore spirituale
della preghiera ».1
Cari seminaristi e alunni della Facoltà Teologica, voi sapete che la forma-
zione teologica - lo ricordava ancora il mio venerato Predecessore nella citata
Esortazione Apostolica - è opera quanto mai complessa e impegnativa. Essa
deve condurvi a possedere una visione « completa e unitaria » delle verità
rivelate e del loro accoglimento nell'esperienza di fede della Chiesa. Di qui
scaturisce la duplice esigenza di conoscere la totalità delle verità cristiane, e
di conoscere tali verità non come verità separate una dall'altra, ma in modo
organico, come un'unità, come un'unica verità di fede in Dio, operando « una
sintesi che sia il frutto degli apporti delle diverse discipline teologiche, la cui
1 N. 53.