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per il progresso di queste Istituzioni. Ma lo sguardo retrospettivo e la memo-
ria del glorioso passato non possono costituire l'unico approccio a tali eventi,
che richiamano soprattutto il compito e la responsabilità delle Accademie
Pontificie di servire fedelmente la Chiesa e la Santa Sede, rinnovando nel
presente il ricco e diversificato impegno, che già ha prodotto preziosi frutti
anche nel recente passato. La cultura contemporanea, e ancor più gli stessi
credenti, infatti, sollecitano continuamente la riflessione e l'azione della Chie-
sa nei vari ambiti in cui emergono nuove problematiche e che costituiscono
anche settori in cui operate, come la ricerca filosofica e teologica; la riflessione
sulla figura della Vergine Maria; lo studio della storia, dei monumenti, delle
testimonianze ricevute in eredità dai fedeli delle prime generazioni cristiane,
a cominciare dai Martiri; il delicato ed importante dialogo tra la fede cristiana
e la creatività artistica, a cui ho voluto dedicare l'Incontro con personalità
del mondo dell'arte e della cultura, svoltosi nella Cappella Sistina lo scorso 21
novembre. In questi delicati spazi di ricerca e di impegno, siete chiamati a
offrire un contributo qualificato, competente e appassionato, affinché tutta la
Chiesa, e in particolare la Santa Sede, possa disporre di occasioni, di linguaggi
e di mezzi adeguati per dialogare con le culture contemporanee e rispondere
efficacemente alle domande e alle sfide che l'interpellano nei vari ambiti del
sapere e dell'esperienza umana.
Come ho più volte affermato, l'odierna cultura risente fortemente sia di
una visione dominata dal relativismo e dal soggettivismo, sia di metodi e
atteggiamenti talora superficiali e perfino banali, che danneggiano la serietà
della ricerca e della riflessione e, di conseguenza, anche del dialogo, del con-
fronto e della comunicazione interpersonale. Appare, pertanto, urgente e
necessario ricreare le condizioni essenziali di una reale capacità di approfon-
dimento nello studio e nella ricerca, perché ragionevolmente si dialoghi ed
efficacemente ci si confronti sulle diverse problematiche, nella prospettiva di
una crescita comune e di una formazione che promuova l'uomo nella sua
integralità e completezza. Alla carenza di punti di riferimento ideali e morali,
che penalizza particolarmente la convivenza civile e soprattutto la formazio-
ne delle giovani generazioni, deve corrispondere un'offerta ideale e pratica di
valori e di verità, di ragioni forti di vita e di speranza, che possa e debba
interessare tutti, soprattutto i giovani. Tale impegno deve essere particolar-
mente cogente nell'ambito della formazione dei candidati al ministero ordi-
nato, come esige l'Anno Sacerdotale e come conferma la felice scelta di dedi-
cargli la vostra annuale Seduta Pubblica.