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368 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
370 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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374 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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380 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
382 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
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Congregatio de Causis Sanctorum 399
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Congregatio de Causis Sanctorum 401
402 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 403
404 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 405
406 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
Congregatio de Causis Sanctorum 407
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Congregatio de Causis Sanctorum 409
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Congregatio de Causis Sanctorum 411
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Congregatio de Causis Sanctorum 413
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Congregatio de Causis Sanctorum 417
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Congregatio de Causis Sanctorum 419
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contrario, la ricchezza dell'Europa è sempre stata la sua apertura spirituale
e la capacità di porsi domande fondamentali sul senso dell'esistenza. All'a-
pertura verso il senso dell'eterno è corrisposta anche un'apertura positiva,
anche se non priva di tensioni e di errori, verso il mondo. Il benessere
acquisito sembra invece averle tarpato le ali, e fatto abbassare lo sguardo.
L'Europa ha un patrimonio ideale e spirituale unico al mondo che merita
di essere riproposto con passione e rinnovata freschezza e che è il miglior
rimedio contro il vuoto di valori del nostro tempo, fertile terreno per ogni
forma di estremismo. Sono questi gli ideali che hanno reso Europa quella
"penisola dell'Asia" che dagli Urali giunge all'Atlantico.
L'Europa ritrova speranza quando investe nello sviluppo e nella pace.
Lo sviluppo non è dato da un insieme di tecniche produttive. Esso riguarda
tutto l'essere umano: la dignità del suo lavoro, condizioni di vita adeguate,
la possibilità di accedere all'istruzione e alle necessarie cure mediche. « Lo
sviluppo è il nuovo nome della pace »,19 affermava Paolo VI, poiché non c'è
vera pace quando ci sono persone emarginate o costrette a vivere nella
miseria. Non c'è pace laddove manca lavoro o la prospettiva di un salario
dignitoso. Non c'è pace nelle periferie delle nostre città, nelle quali dilagano
droga e violenza.
L'Europa ritrova speranza quando si apre al futuro. Quando si apre ai
giovani, offrendo loro prospettive serie di educazione, reali possibilità di inse-
rimento nel mondo del lavoro. Quando investe nella famiglia, che è la prima
e fondamentale cellula della società. Quando rispetta la coscienza e gli ideali
dei suoi cittadini. Quando garantisce la possibilità di fare figli, senza la paura
di non poterli mantenere. Quando difende la vita in tutta la sua sacralità.
Illustri Ospiti,
Nel generale allungamento delle prospettive di vita, sessant'anni sono
oggi considerati il tempo della piena maturità. Un'età cruciale nella quale
ancora una volta si è chiamati a mettersi in discussione. Anche l'Unione
Europea è chiamata oggi a mettersi in discussione, a curare gli inevitabili
acciacchi che vengono con gli anni e a trovare percorsi nuovi per proseguire
il proprio cammino. A differenza però di un essere umano di sessant'anni,
l'Unione Europea non ha davanti a sé un'inevitabile vecchiaia, ma la pos-
19 paolo VI, Lett. enc. Populorum progressio, 26 marzo 1967, 87: AAS 59 (1967), 299.