nata matrimonio cum Iosepho Borzęcki se coniunxit. Uxor fuit perdiligens et
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale684
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale686
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale688
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale690
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale692
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale694
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale696
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale698
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale700
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale702
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale704
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale706
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale708
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale710
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale712
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale714
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale716
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale718
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale720
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale722
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale724
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale726
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale728
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale730
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale732
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale734
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale736
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale738
visibilmente e chiaramente nello stile di vita, nel lavoro e nella preghiera
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale742
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale744
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale746
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale748
Acta Benedicti Pp. XVI 717
specificità acquista autentico valore soltanto nella loro profonda coordina-
zione »,2 che ci fa vedere l'unità della verità, l'unità della nostra fede. Inoltre,
in questi anni, ogni attività e iniziativa deve disporvi a comunicare alla carità
di Cristo Buon Pastore. Di Lui siete chiamati ad essere domani ministri e
testimoni: ministri della sua grazia e testimoni del suo amore. Accanto allo
studio e alle esperienze pastorali ed apostoliche delle quali potete usufruire,
non dimenticate pertanto di porre al primo posto la costante ricerca di un'in-
tima comunione con Cristo. Sta qui, solo qui, il segreto del vostro vero suc-
cesso apostolico.
Cari presbiteri, cari aspiranti al sacerdozio e alla vita consacrata, Iddio vi
vuole tutti per sé e vi chiama ad essere operai nella sua vigna, cosı̀ come ha
fatto con tanti uomini e donne lungo la storia cristiana della vostra bella
Isola. Essi hanno saputo rispondere con un « sı̀ » generoso alla sua chiamata.
Penso, ad esempio, all'opera evangelizzatrice svolta dai religiosi: dai France-
scani ai Mercedari, dai Domenicani ai Gesuiti, dai Benedettini ai Vincenziani,
dai Salesiani agli Scolopi, dai Fratelli delle Scuole Cristiane ai Giuseppini, agli
Orionini, a tanti altri ancora. E come dimenticare la grande fioritura di
vocazioni religiose femminili, di cui la Sardegna è un vero e proprio vivaio?
In tanti Ordini e Congregazioni sono presenti donne sarde, specie nei mona-
steri di clausura. Senza questo grande « nugolo di testimoni »,3 sarebbe stato
certamente più difficile diffondere l'amore di Cristo nei paesi, nelle famiglie,
nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e nei luoghi di lavoro. Quale patri-
monio di bene è venuto accumulandosi grazie alla loro dedizione! Senza il
seme del cristianesimo la Sardegna sarebbe più fragile e povera. Insieme a voi
rendo grazie a Dio che mai fa mancare al suo popolo guide e testimoni santi!
Cari fratelli e sorelle, a voi tocca ora proseguire l'opera di bene compiuta
da chi vi ha preceduto. A voi, in particolare, cari presbiteri - e mi rivolgo con
affetto a tutti i sacerdoti della Sardegna - assicuro la mia vicinanza spiritua-
le, perché possiate rispondere all'appello del Signore con totale fedeltà come,
pure di recente, hanno fatto alcuni vostri confratelli. Ricordo don Graziano
Muntoni, sacerdote della diocesi di Nuoro ucciso alla vigilia del Natale del
1998, mentre si recava in Chiesa a celebrare la Messa, e Padre Battore Car-
zedda del Pime, che ha dato la vita perché i credenti di tutte le religioni si
aprano ad un dialogo sincero sorretto dall'amore. Non vi spaventino, né vi
scoraggino le difficoltà: il grano e la zizzania, lo sappiamo, cresceranno insie-
2 Ibid., n. 54. 3 Cfr. Eb 12, 1.